PIGNATARO M. – I lavoratori della Nuroll attendono fiduciosi le mosse delle istituzioni:
E’ passata una settimana dal consiglio comunale aperto di Pignataro Maggiore che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci del territorio e di qualche parlamentare eletto nella nostra provincia.
Spero, anzi sono convinto che la loro partecipazione non sia stata solo di vetrina. Anche perché c’è poco da fare passerelle. La situazione è difficile e la gente è incazzata.
Sta di fatto, che la nostra caparbietà e determinazione insieme alla disponibilità di tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale di Pignataro Maggiore e ai cittadini, i ragazzi del tempo rosso in testa, intervenuti ha fatto si che questa assemblea fosse partecipata e riuscita.
In settimana siamo stati informati che questa mattina c’era un incontro tra i segretari generali di Cgil Cisl e Uil di Caserta e i segretari provinciali di categoria dei chimici e meccanici per fare il punto della situazione e redigere un documento, una sorta di piattaforma programmatica e di rivendicazione del mondo del lavoro del nostro territorio, da mettere a verbale come documento espresso a fine del consiglio comunale della scorsa settimana e condiviso e sottoscritto da tutte le amministrazioni locali del nostro territorio e da presentare al ministero dello sviluppo economico.
In questo incontro di stamattina, delle cui sorti e dei risultati che ha prodotto al momento non abbiamo notizia, il nostro segretario provinciale di categoria dovrebbe essersi fatto promotore dell’organizzazione di una manifestazione unitaria.
Che dire.
Noi non ci siamo fermati. Aspettiamo un altro poco, fiduciosi che si inizia a concretizzare qualcosa di positivo per i lavoratori della Nuroll e delle aziende in difficoltà.
A nostro parere una mobilitazione di tutto il territorio per mettere in risalto la drammatica situazione del tessuto industriale nel nella nostra area è indispensabile.
Certo, con la stessa partecipazione avuta nel 2007 quando si manifestava contro la decisione di mettere una discarica nel territorio di Pignataro Maggiore.
Difesa dell’ambiente e del territorio e difesa del lavoro sono entrambi validi motivi per scendere in strada in 7000.