Tasse, “L’Altra Europa con Tsipras” chiede al Comune di Pignataro sei misure a tutela della fasce deboli

Tasse, “L’Altra Europa con Tsipras” chiede al Comune di Pignataro sei misure a tutela della fasce deboli

PIGNATARO M. – In vista dell’applicazione della Iuc, gli attivisti de “L’Altra Europa con Tsipras” chiedono misure a difesa dei più deboli:

Al Sindaco, e alla Giunta Comunale di Pignataro Maggiore; Ai Consiglieri Comunali tutti; Ai Cittadini di Pignataro.

Per il prossimo mese di Ottobre i Comuni dovranno applicare la I.U.C (imposta Unica Comunale) e redigere il relativo regolamento gestionale. Questa legge comprenderà: la tassazione sulla casa, lo smaltimento dei rifiuti urbani, la manutenzione stradale, la cura del verde , degli spazi e della illuminazione pubblica, nonché di altri servizi erogati dagli enti comunali .

L’Altra Europa con TSIPRAS, circolo territoriale Volturno Nord-Agro Caleno di Pignataro Maggiore, ritiene che tale tassazione sia l’ennesimo e indiscriminato prelievo di soldi dalle tasche dei cittadini costretti a pagare i costi sociali di una crisi che viene scaricata sulla popolazione . Ai Comuni, però, è concesso la possibilità di agevolare i ceti più deboli e maggiormente in difficoltà . In questa ottica ,per evitare un ulteriore “stangata” che già si è verificata con l’applicazione sbagliata e scellerata della TARES ( praticamente raddoppiata a Pignataro), l’Altra Europa con TSIPRAS formula le seguenti proposte:
1) Evitare assolutamente l’ applicazione dell’aliquota massima;
2) Prevedere una tassazione per fasce di reddito ,salvaguardando quelli più bassi ed esentando totalmente i disoccupati e i pensionati soli con pensioni al minimo;
3) Introdurre un abbattimento, vista la grave situazione economica in cui versa il nostro paese, per le piccole attività artigianali e commerciali individuali e/associate;
4) Agevolare i possessori di seconde case inutilizzate e/o in condizioni di degrado (vedi centro storico);
5) Agevolare i cittadini possessori di seconde case utilizzate per uso abitativo da familiari non a scopo di lucro (figli e consanguinei);
6) Esentare in tutto o in parte, i fabbricati rurali abitati o non, funzionali all’attività produttiva agricola i cui possessori siano coltivatori diretti, piccoli imprenditori agricoli, braccianti agricoli ecc.).

In verità, noi siamo totalmente contrari, a Pignataro, a questa ulteriore tassa , visto lo stato di abbandono in cui versano interi quartieri del centro e della periferia. Ma quanto meno , si accettino queste proposte . Le casse del Comune non possono essere rimpinguate solo dai cittadini già in difficoltà per la crisi. Sarebbe giusto e moralmente corretto evitare “ SPRECHI” e spese “INUTILI” . Ci chiediamo: è proprio il caso di affidare per centomila ( 100.000) Euro incarichi a professionisti esterni al comune; non sarebbe il caso che il Sindaco e gli Assessori facessero un gesto di buona volontà rinunciando ai circa diecimila (10.000) Euro mensili per i loro appannaggi in questo momento di grave crisi economica?

Pignataro Maggiore, 4 Luglio 2014 L’altra Europa con Tsipras

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