SPARANISE – È stata battuta oggi la notizia della cattura da parte della Squadra Mobile di Caserta di Vincenzo Paone. Il cinquantottenne casertano, sul quale pendeva una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli (su richiesta della Direzione distrettuale antimafia) nel giugno del 2012 (leggi qui), è stato fermato a Città del Messico.
Secondo la distrettuale antimafia di Palermo, Paone è uno dei membri di una vasta organizzazione di narcotrafficanti con articolazioni in Sud America, Sicilia e Campania dedita all’acquisto, all’importazione e alla vendita di grosse partite coca su tutto il territorio italiano. Un vero e proprio broker della droga che avrebbe comprato e fatto pervenire in Italia cocaina anche per il clan Nuvoletta, attivo nell’area a nord di Napoli e in rapporti d’affari con alcune cosche della mafia siciliana. Non a caso le sostanze stupefacenti del Messico arrivavano a Giugliano, Marano e Calvizzano. Paone, inoltre, sarebbe imparentato con il clan Papa di Sparanise, cosca legata al gruppo Schiavone del clan dei “Casalesi”.
Alcuni aspetti dell’arresto vengono chiariti dall’avvocato Salvatore Piccolo, difensore di Paone, il quale ha inviato il seguente comunicato stampa:
Lo scrivente avv. SALVATORE PICCOLO, fu Vincenzo, con Studio in Sparanise alla Via Nevio, nella sua qualità di difensore di fiducia del sig. PAONE VINCENZO, ed in nome e per conto della famiglia, preso atto delle notizie pubblicate al momento su siti internet tiene a precisare.
-Il sig. Paone Vincenzo, che risponde effettivamente di reati per spaccio di droga, unico episodio relativo all’anno 2006, da tempo, tramite lo scrivente legale e la famiglia, era in contatto con la Squadra Mobile di Caserta per concordare una costituzione in Italia.
-Purtroppo, e solo per causa di salute, il rientro in Italia, ed il mettersi a disposizione delle Autorità per chiarire ogni propria posizione ed ogni contestazione, ha subito dei ritardi, non dovuti a volontà di latitanza.
-La settimana scorsa, la famiglia, con propri mezzi economici, prenotava ed acquistava il biglietto di rientro per il congiunto sig. Paone Francesco. Partenza da Hermosillo-Messico ore 11 Italiane con scalo Los Angeles ed arrivo a Roma alle ore 13,15 del 22.07.2014 con volo n. DL6659..
-Personalmente il sig. Paone Francesco, fratello del sig. Vincenzo, che aveva più volte contattato il fratello chiedendone il rientro in Italia, contattava la squadra mobile di Caserta, preannunciando il rientro del fratello Vincenzo, le modalità di rientro e gli orari dell’aereo che avrebbe preso. La partenza dal Messico sarebbe avvenuta nella giornata di lunedì.
-Il sig. Paone Vincenzo si era recato regolarmente all’aeroporto per prendere l’aereo prenotato, fare rientro in Italia e mettersi a disposizione delle Autorità, costituendosi.
-Delle circostanze era stata notiziata ed avvista anche la locale Caserma dei Carabinieri di Sparanise, per quanto di competenza.
Questi sono i fatti che la famiglia vuole specificare a rettifica di quanto oggi legge sui siti internet.
La famiglia, prima del rientro del sig. Paone Vincenzo non intende entrare nel merito delle contestazioni, ma intende semplicemente ribadire con forza che il rientro è stato volontariamente deciso dal sig. Vincenzo Paone, con regolare acquisto di biglietto. La notizia del rientro è stata fornita sia alla Squadra Mobile di Caserta che alla locale Stazione dei Carabinieri di Sparanise.
Che nessun legale di parentela esiste tra la famiglia Paone e la famiglia Papa di Sparanise, o altre famiglie cui fanno riferimento i siti.
Che, dalle imputazioni contestate, il Paone Vincenzo risponde esclusivamente per un unico episodio inerente reati di droga, relativo all’anno 2006. Senza ulteriori contestazioni né atti recidivanti.
Tanto era quanto richiesto e dovuto per correttezza di informazione.
(Avv. Salvatore Piccolo)