CALVI R. – A stretto giro arriva la controreplica dell’avvocato Massimo Taffuri alla risposta del gruppo “Uniti per la Rinascita Calena”:
Pubblicata la risposta dalla lista di Lombardi a quella che è stata un’esatta analisi del ricorso, si prende atto che chi ha materialmente scritto l’articolo non ha letto il ricorso giudiziario, e non conosce le gravi offese rivolte ai Presidenti di Seggio.
Mi rendo conto che la legittima accusa contenuta nel mio articolo è efficace tanto da provocare una risposta affrettata e piena di insensate considerazioni, per coprire la vergogna a cui dovranno sottostare per i prossimi vent’anni.
Riguardo alla funzione della Magistratura Amministrativa, che non si è mai messa in discussione, non si comprende l’autore della risposta perché la tira in ballo; ciò che è stata rilevata (volendo dare un aiutino a chi ha difficoltà a saper interpretare la lingua italiana)è la scelta (sconsiderata) di far ricadere tutte le proprie frustrazioni di una legittima sconfitta, sulla figura dei Presidenti di Seggio.
Pubblicherò l’intero testo del ricorso a firma di Lombardi e Rosy Caparco, per cui l’anonimo che si nasconde (come ha sempre fatto) dietro il nome della lista – senza avere il coraggio di contrariare la sciagurata scelta di confezionare un ricorso di quella fattezza – non potrà più “reagire” e magari conoscerà anche il contenuto del ricorso.
Infine, se qualche legale, come viene riferito nell’articolo di risposta, ha manifestato l’intenzione di approntare un ricorso in un momento dello spoglio, qualora fosse stato fatto, certamente non avrebbe esposto i Presidenti di Seggio, inventandosi quelle vergognose imputazioni che Lombardi & C. hanno, con maestrìa, saputo articolare.
Rinnovo vicinanza a tutti i Presidenti di Seggio, che vengono ulteriormente bistrattati con l’articolo di risposta, perché prima messi alla berlina in un atto giuridico, poi presi per il naso facendo finta che quanto denunciato con il precedente articolo fosse tutto inesistente.
Prima di scrivere, e valga anche per il futuro, caro Antonello, fallo con oculatezza, senza sviare il discorso su mai indicate querele nell’articolo di denuncia.
Massimo Taffuri