PIGNATARO M. – A Pignataro Maggiore ritornano agli onori della cronaca le attività malavitose delle cosche malavitose, in quella che e’ tristemente nota come la “Svizzera dei clan”. Nell’area sottoposta per decenni al controllo del clan Lubrano-Ligato,questa mattina, il Sostituto Procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, dottor Antonio D’Amato, ha emesso un fermo nei confronti di quattro persone. Si tratterebbe di Maria Giuseppa Lubrano, 61enne moglie del boss Raffaele Ligato e sorella del defunto mammasantissima Vincenzo Lubrano; della figlia 33enne Felicia; del 26enne Vincenzo Sellitto; e del 46enne C.A.. Sarebbero tutti accusati di aver tentato di estorcere soldi, per conto del clan, a tre imprenditori tra Pignataro e Vitulazio. Puntando la pistola alla testa delle vittime, richiedevano il cosiddetto pizzo di “ferragosto”. Fortunatamente le vittime (tra le quali i titolari dell’autosalone Romagnuolo) hanno denunciato i fatti. Nelle prossime ore sarà il Giudice per le indagini preliminari a dover valutare e confermare il fermo. Intanto, i quattro sono finiti nel competente carcere circondariale.
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