SPARANISE – Brutta sorpresa questa mattina (11 agosto) per i commercianti di via Ragozzino, una delle principali vie del centro cittadino e sede di numerosi esercizi commerciali, che al ritorno dalla pausa domenicale non si sarebbero mai aspettati di ritrovare la strada in cui quotidianamente svolgono il proprio lavoro, ancora invasa dalle polveri sprigionate dal crollo della palazzina “Mesolella” lo scorso venerdì (leggi qui). Aveva già fatto molto discutere, infatti, la gestione dei lavori di abbattimento che – secondo voci sempre più insistenti ma non confermate – sarebbero all’origine del crollo. Scarse misure di sicurezza e totale spregio delle più elementari norme di buon senso non hanno causato vittime, in uno dei punti di maggiore transito pedonale e veicolare di Sparanise, solo per una fortunata circostanza. Ma, nonostante questo, si è stati capaci di andare oltre.
Stamane, infatti, via Ragozzino era ancora invasa dalle polveri che, a loro volta, sollevate dal continuo transito di autoveicoli, hanno causato non pochi disagi ai tanti commercianti e residenti della zona i quali, oltre all’evidente danno, hanno dovuto subire una ‘beffa’ talmente inverosimile da sembrare quasi irreale. Pare – da quanto ci è stato segnalato – che quando ormai i commercianti rassegnati si erano armati di scope, palette, strofinacci e secchi d’acqua, sia sopraggiunto (verso le 9,30 circa – un orario comodo per i volenterosi netturbini della Impresud di Iavazzi) l’automezzo che avrebbe potuto (e dovuto) ripulire la strada per la gioia di residenti, esercenti e clienti.
Ma, a questo punto, colpo di scena! Il veicolo, guidato dal capocantiere della Impresud Massimo Cipro, dopo aver spazzato l’area antistante la gelateria Grella, ha fatto retromarcia ed è sparito lasciando attoniti tutti i presenti!
Ora, vogliamo sperare che si sia trattato di un equivoco o di una ’ritirata strategica’ per questioni tecniche perché in caso contrario, ovvero se ci trovassimo di fronte ad un episodio di “clientelismo della munnezza”, come già qualche burlone lo ha etichettato, sarebbe un fatto davvero indecoroso che ci riporterebbe ad un livello di inciviltà e degrado della cosa pubblica vergognoso ed inaccettabile. Insomma, il sindaco Antonio Merola sembra aver preso uno scivolone alla prima, tutto sommato semplice, prova del suo nuovo mandato. Diciamo ‘sembra’ perché ancora speriamo con forza che si possa chiarire l’accaduto e verificare che si sia trattato di uno sgradevole malinteso non causato dalla volontà del primo cittadino.
Insomma, l’ennesima figuraccia per la Impresud di Iavazzi e per il fedelissimo capocantiere Cipro, una vicenda che – è proprio il caso di dirlo – è destinata a sollevare un polverone.
Red.