NAPOLI – Hanno visto giusto i Padri Teatini della Basilica di San Paolo Maggiore, Santuario di San Gaetano con il Rettore della Basilica P. Adam Kowalczykowski, quando hanno voluto tenacemente, dopo 66 anni, rinnovare tra la gente e per strada le onoranze e la festa in onore di San Gaetano Thiene, indimenticato ed amatissimo compatrono di Napoli; già nei giorni preparatori della festa, centinaia di fedeli e devoti al Santo della Provvidenza, hanno affollato quotidianamente la Basilica ed il Santuario nel cuore del Centro Antico di Napoli, per partecipare ai riti della novena e per ammirare la particolare Mostra di Arte Presepiale offerta dagli artigiani presepiali di Via San Gregorio Armeno, ma soprattutto giovedì 7 agosto, tutto il quartiere, quello che fu la prima Napoli, ha vissuto una giornata indimenticabile: prima con la benedizione dell’edicola votiva eretta nel Fondaco di San Gregorio Armeno dai reduci della 2^ Guerra Mondiale come ex voto al Santo, officiata dai “vertici” dei Chierici Regolari guidati dal Preposto Generale, p. Valentin Arteaga e poi nel pomeriggio con l’affollatissima Messa Solenne nella Basilica nel corso della quale sono stati onorati gli operai delle Officine di Pietrarsa, massacrati il 6 agosto del 1863, durante la repressione del primo sciopero operaio “italiano”. Alla grande messa ha fatto seguito una lunghissima processione con le reliquie del Santo e con una statua lignea di San Gaetano in estasi scortata dal picchetto d’onore dell’Arma dei Carabinieri in alta uniforme comandato dal maresciallo Giovanni Dalle Cave.
La processione, “snobbata” dalle Istituzioni locali, ha visto la corale ed ordinata partecipazione di migliaia di fedeli e di decine di rappresentanti delle Associazioni Cattoliche partenopee con i loro coloriti gonfaloni, oltre alla rappresentanza della Dame della Beata M. Cristina di Savoia, già Regina del Regno delle Due Sicilie e dall’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Ma quello che più ha stupito i più e che si è perso la “cronaca” giornalistica-televisiva, è stata la massiccia partecipazione popolare con un numero incredibile di fedeliche per oltre due ore, nonostante il gran caldo, hanno percorso i Decumani di Napoli. Basti pensare che mentre la testa del corteo, con le bandiere e gli stendardi delle U.C.O. giungeva all’Anticaglia, la statua del Santo era ancora sulle scale monumentali della Basilica!
Unico piccolo intoppo: durante la prevista “visita” del santo al Monastero delle Trentatrè che avevano allestito una “stazione”, la ristrettezza del cancello ha “impedito” l’ingresso del Santo e della grande popolazione al seguito; la processione poi ha ripreso il suo percorso verso Via del Sole, accompagnata dalla musica del Gruppo Bandistico Decumani – Città di Napoli, dell’Associazione Corpo di Napoli. Solo intorno alle 21 la processione è infine ritornata in Basilica accolta dai fuochi d’artificio per l’ultimo saluto alle reliquie e per la distribuzione del Pane della Provvidenza.
Grande successo di pubblico, ancora, venerdì 8 agosto sul sagrato della Basilica, per lo spettacolo gratuito di musica: “Voce ‘e Popolo” con il trio formato da Fulvio de Innocentiis, Andrea Bonetti e Michele Di Paola che hanno eseguito celebri e struggenti brani di musica classica napoletana ed, a seguire, la travolgente musica popolare con tammorre e ballerini della Paranza Terra e Tammorra che hanno intrattenuto e fatto ballare fino a mezzanotte centinaia di napoletani e turisti d’ogni provenienza, fino alla chiusura pirotecnica che ha colorato ed illuminato la serenissima notte dell’antica Agorà greca. Prima dello spettacolo, offerto dall’Associazione Napoli Sotterranea, dal Bar Napoli Sotterranea e dalla Pizzeria Le Sorelle Bandiera, il noto storico e scrittore napoletano, Aldo De Gioia ha raccontato al foltissimo pubblico la vita e le opere di San Gaetano ed il suo legame ancora vivo con il popolo napoletano. Nel corso dello spettacolo è stata inoltre estratta a sorte da un antico “canestrello” ligneo, il numero vincente che ha assegnato ad una devota di San Gaetano, la statuina votiva in stile presepiale realizzata nella Bottega il Mondo dei Pastori. Infine, sabato 9 agosto, oltre cinquecento visitatori hanno potuto scoprire i tesori ed i misteri della Basilica e del Monastero di San Paolo Maggiore grazie ad eccezionali visite gratuite guidate. Ammiratissimi un documento pittorico unico che riproduce l’antico tempio dei Dioscuri così come si presentava ancora nel XVII secolo e le meraviglie della cella di S. Andrea Avellino con la volta affrescata da Francesco Solimena e che custodisce, oltre ad oggetti di vita quotidiana del Santo, anche i resti mortali inprodigioso stato di conservazione del suo confessore, Giacomo Torno. Gioielli e meraviglie che meriterebbero maggiore attenzione, anche mediatica!
Per tutte le immagini e maggiori informazioni: www.corpodinapoli.it
L’Ufficio Stampa