CALVI R. – Né mozzarella, nè pizza, né guanto. Le associazioni che da mesi sostengono il progetto (Ri)scopri Cales, finalizzato alla valorizzazione dell’antica area archeologica, non hanno organizzato alcuna sagra enogastronomica (quelle che tanto piacciono alle Amministrazioni comunali della zona), eppure i visitatori che ieri sera (29 agosto) si sono ritrovati davanti alla Cattedrale Romanica di San Casto, erano veramente tanti. Un colpo d’occhio probablmente mai visto per questo antico gioiello, che ha sorpreso perfino gli organizzatori.
Centinaia di persone (provenienti anche da paesi dell’aversano) in fila per scambiare tre euro con i tre ‘caleno’ richiesti per la visita, la quale ha catapultato tutti, appena dopo aver attraversato la strada statale Casilina, in una realtà lontana più di duemila anni. Il lungo corteo ha percorso l’area nell’oscurità interrotta soltanto dalle flebili fiamme delle torce. Arrivati in un Teatro romano illuminato per l’evento, i presenti si sono trovati di fronte un ambiente suggestivo, accompagnati da soldati e donne romane, giocolieri, musici e attori. I poveri cibi che erano alla base dell’alimentazione dei caleni del II secolo a.C. e l’area dei giocolieri hanno accolto le tante persone incuriosite, le quali, una volta all’interno del teatro, hanno potuto assistere a uno spettacolo fatto di danze e delle performance di noti artisti locali. Il monologo dell’attore Nicola Bonaccio sull’uguaglianza di genere ha suscitato il vivo apprezzamento degli spettatori.
La visita si è conclusa con i ringraziamenti, a nome della rete di associazioni, di Nicolina Migliozzi all’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta e al Comune di Calvi Risorta, i quali hanno patrocinato la manifestazione. Ringraziamenti che il commissario dell’Ept, la dottoressa Lucia Ranucci, ha girato agli attivisti del progetto (Ri)scopri Cales e, in particolare, ai tanti ragazzi che hanno reso possibile l’evento e che in questi mesi stanno faceno rivivere l’antica cittadina. Ad apprezzare questa enorme ricchezza culturale e storica, oltre al sindaco Giovanni Marrocco, c’erano vari amministratori dell’Agro caleno.
Red.