Partignano rischia di perdere la pizza figliata “per colpa” dell’attivismo del Comune di Camigliano

Partignano rischia di perdere la pizza figliata “per colpa” dell’attivismo del Comune di Camigliano

CAMIGLIANO/PIGNATARO M. – Pignataro Maggiore rischia seriamente di farsi “scippare” uno dei fiori all’occhiello della propria tradizione gastronomica e culturale: la cosiddetta “Pizza Figliata”. Il dolce tipico, nato dalle sapienti mani delle massaie del quartiere di Partignano, rischia di non essere più accostato al “Paese della Musica” che da anni ne vanta il primato in termini di conservazione e di trasmissione di generazione in generazione della ricetta autentica.

Mentre nello storico quartiere le associazioni già si preparano per la terza edizione della manifestazione “pizza figliata al borgo” (che avrà luogo il 7 dicembre grazie alla meritoria opera del comitato festeggiamenti in onore di San Vito Martire e della Nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, e dell’associazione culturale “Arianova” – guarda l’immagine accanto), l’Amministrazione comunale si è fatta soffiare sotto il naso l’opportunità di promuovere il prodotto fuori dagli angusti confini pignataresi.

Il dolce tipico, infatti, giovedì sera (20 novembre) è stato protagonista di una serata al Mitreo Film Fest grazie all’attivismo del Comune di Camigliano, il quale, grazie al supporto di Slow Food e di Auser Caserta, ha presentato il video “La Pizza Figliata”. Pignataro avrebbe potuto farsi conoscere attraverso questo prodotto e sta perdendo questa buona occasione, lasciando spazio agli amministratori camiglianesi i quali stanno cogliendo l’occasione al volo. Insomma, Camigliano rischia di diventarne “patria di adozione” di questa preziosa risorsa gastronomica, mentre Pignataro si accontenta di riproporre il prodotto tra le mura cittadine.

Red.

 

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