Può sembrare strano, ma guardando quello che sta accadendo adesso in Italia, mi sembra di vivere al tempo del gladiatore, quando in piena decadenza l’imperatore (un inetto) indì i giochi olimpici per distogliere l’attenzione su ciò che stava accadendo all’impero. Oggi viviamo lo stesso: disoccupazione a livelli massimi; emigrazione di giovani italiani a livelli altissimi; corruzione da paura (politici, funzionari, mafiosi, terroristi tutti coinvolti in scandali); un governo che butta soldi mentre l’Italia si sgretola per una bomba d’acqua o per un fiume in piena. Facciamo affari di guerra con l’India e poi lasciamo due nostri compatrioti alla mercé di un paese che non rispetta le più piccole regole della società civile. E il governo annuncia i giochi. Mentre domani si dovranno pagare ulteriori tasse arrivate ai massimi storici; mentre chi prende la tredicesima la dovrà restituire tutta allo stato; mentre padri e madri dovranno dire ai figli che babbo Natale non passerà in Italia perché tenere le renne è roba di lusso… Tutto questo non interessa a chi ci rappresenta, loro sono lì nelle loro belle case, con le loro famiglie e continuano a mangiare, tanto sanno che il conto lo paghiamo noi. E se il figlio gli domanderà : “papà ma babbo Natale passa quest’anno?” lui risponderà : “certo papà, ha mandato un aereo di stato per portarlo qui”. E il parlamento pensa ai giochi olimpici quando non ha saputo gestire nemmeno il mercatino di Natale in piazza Navona.
Riflessioni di un lettore che ha scelto di non inserire la sua firma
a cura di Andrea De Luca