BELLONA – Pare che i cittadini, pur di non vedere abbandonate le strutture pubbliche all’incuria, siano disposti a collaborare con gli amministratori e a inventarsi anche le proposte più stravaganti. Leggete questa proposta di un residente bellonese:
Inizio con un breve accenno sulla specie destinata all’acquacoltura, presa in prestito sul Web da un esperto del settore.
La trota è un pesce che crea problemi agli ittiologi per l’enorme quantità di sottospecie e di forme in cui è presente, sia nelle acque dolci che nelle acque marine, hanno sempre vissuto in Europa, America Settentrionale, Nord Asia e Africa Settentrionale, successivamente sono state introdotte anche in Australia e Nuova Zelanda. Hanno il corpo allungato e completamente coperto da squame, una bocca molto grande e la testa a forma di cono. La trota di mare è migratrice e risale i corsi d’acqua per poi riprodursi, hanno un colore argenteo e delle macchie scure a forma di x. La sua livrea argentea ha poche macchiette scure rispetto alla trota di fiume, che invece è una forma nana e sedentaria, ha colori più vivaci e puntini neri, viola, arancioni e rossi sui fianchi con sfumature tendenti al dorato, all’arancio e anche al giallo. Si nutrono di insetti, crostacei, vermi, rane e anche pesci come il salmone. A volte si sente parlare anche di trota salmonata che non è una sottospecie, ma viene chiamata così perché la loro carne rosata somiglia molto a quella del salmone. Si riproducono in inverno su letti ghiaiosi e sassosi; le uova vengono deposte in una cavità poco profonda e schiudono in primavera. La loro carne ha un ottimo sapore e questo ne fa oggetto di pesca sportiva soprattutto in Europa, oltre che all’allevamento intensivo. Allevare le trote è un’attività che negli ultimi anni ha assunto molta importanza in Italia, grazie al suo ottimo rapporto qualità-prezzo, ma che non può essere praticata da tutti, bisogna avere delle basi e studiare per divenire competenti e veri intenditori.
La proposta :
Noi cittadini facciamo la colletta per ripulire e mettere in sicurezza la fossa da destinare all’acquacoltura mentre qualche Amministratore di buona volontà procura l’acqua da destinare al riempimento del fossato.