Sfiducia al segretario provinciale del Pd, Vitale, Bonacci: “Riflessioni su un programma mai nato”

Sfiducia al segretario provinciale del Pd, Vitale, Bonacci: “Riflessioni su un programma mai nato”

CALVI R. – Antonello Bonacci, responsabile provinciale del programma del Pd in Terra di Lavoro, interviene in merito all’assemblea per la sfiducia del segretario Raffaele Vitale:

Durante l’assemblea per la sfiducia si è inscenato un teatrino con dei pupi dalle movenze politiche incerte ed anche un po’ goffe, quasi a riflettere l’immagine appannata di un partito costantemente in cerca d’autore.
Chi voleva difendere il fortino del segretario è apparentemente riuscito nell’intento. A resistere, però, sono state solo le “mura” del quorum, perché l’esercito conservatore non ha partecipato al confronto e a guardar bene, lì dentro, le stanze sono vuote, ed i magazzini senza scorte di idee. Gli intenti di un partito allo sbando, non si intravedono, si percepisce solo l’ansia di mantenere il potere, la guida, la posizione. Contrapposta alla smania di rimediare ad un errore, ad un compromesso che fa da tappo alle energie di chi ha voglia di misurarsi sul territorio e nelle competizioni elettorali.
Dov’è la politica in tutto questo? Bisogna immaginarla, perché nel dibattito emerge solo a tratti, per slogan e reminiscenze di sezione, che si alternano confusamente nel caleidoscopio di interventi, inevitabile corredo di questo genere di situazioni. Velleitarie per lo più.
La voglia di emergere però c’è. Forse si concretizzerà quando la dirigenza sarà “reale” e non più proiettata da fari politici di disparata estrazione e vario livello. Quando la dirigenza sarà capace di produrre contenuti e di essere amalgama tra i vari rappresentanti di governo ed istituzionali. Quando sarà volano trai diversi livelli territoriali e laboratorio di idee da concretizzare.
Per ora le strategie sono fallite, tutte. Nel gioco dei vasi comunicanti, uno stillicidio lento ed inesorabile ha consumato le risorse, lasciando le parti contrapposte a corto di idee e gli astanti a bocca asciutta.
Bisogna rimediare, la possibilità c’è e gli strumenti pure. La politica offre sempre un’altra possibilità, in questo è magnanima come pochi. Sprecarla ancora sarebbe da principianti e non farebbe l’interesse di nessuno. una dirigenza debole, facilmente manovrabile, non aiuta nessuno e penalizza tutti, affidando i successi politici al caso e alle fortune di pochi. Degno prodotto di un territorio distratto e lacerato che preferisce tirare a campare.
Cambiamo mentalità, alziamo il tiro, recuperiamo la coesione territoriale e la dignità di popolo guida di se stesso.

Antonello Bonacci- resp prov. Programma PD

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