Landolfi e Coronella non presentano l’interrogazione parlamentare chiesta dall’ex Sindaco Magliocca

PIGNATARO MAGGIORE – Al momento in cui concludiamo la stesura di questo articolo, ore 15,25 del 4 aprile 2012, la banca dati online del Parlamento italiano (Senato della Repubblica e Camera dei deputati) non registra alcuna interrogazione ai ministri competenti, nonostante l’annuncio in tal senso fatto dall’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, in data 22 febbraio 2012, due giorni dopo che era stato assolto in primo grado, nel processo con rito abbreviato, dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Napoli dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica. L’annuncio di Giorgio Magliocca era stato vergato sulla bacheca del gruppo nato su Facebook, “Forza Giorgio, siamo con te”, che per molti mesi ha pubblicato insulti, minacce e propositi di vendetta di vari amanuensi nei confronti di giornalisti, magistrati della Direzione distrettuale antimafia e della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e di investigatori della sezione anticamorra della Squadra Mobile della Questura di Caserta.

La mancata presentazione dell’interrogazione a sostegno di Giorgio Magliocca potrebbe essere interpretata come una prudente presa di distanze da parte del deputato Mario Landolfi e del senatore Gennaro Coronella (peraltro testimone di nozze dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore), i parlamentari che pure avevano partecipato il 20 febbraio 2012 ai festeggiamenti per l’assoluzione del loro protetto. Evidentemente, i due parlamentari, non sapendo come potrebbe andare a finire il giudizio d’appello, hanno preferito non impegnarsi a loro volta – come tanti soldati semplici magliocchiani – in una campagna dissennata contro magistrati e investigatori anticamorra. E l’interrogazione parlamentare è un atto politico molto delicato, soprattutto se usato in un contesto del genere.

A meno che l’interrogazione parlamentare anti-magistrati e anti-poliziotti non venga presentata a conclusione della Settimana Santa, possiamo dire che a un mese e mezzo dal citato annuncio di Giorgio Magliocca la richiesta dell’ex sindaco di Pignataro Maggiore ai suoi padrini politici è rimasta inevasa. Una pesante delusione per Magliocca. Non fu così quando le indagini della magistratura ebbero come teatro Mondragone, città dell’onorevole Mario Landolfi: il 15 novembre 2005 fu sottoposto a perquisizione l’allora vicesindaco landolfiano Raffaele Chianese e appena 24 ore dopo, in data 16 novembre 2005, fu presentata a Palazzo Madama una pesantissima interrogazione a risposta orale, la numero 3-02354, contro gli investigatori della Guardia di Finanza e i magistrati della Direzione distrettuale antimafia Raffaele Cantone e Alessandro Milita, quest’ultimo poi firmatario – circa 6 anni dopo, insieme con i colleghi Giovanni Conzo, Liana Esposito e Federico Cafiero de Raho – della richiesta di arresto nei confronti del landolfiano Giorgio Magliocca. Quella tremenda interrogazione parlamentare fu firmata dall’allora senatore di An Luigi Bobbio (ora sindaco Pdl di Castellammare di Stabia), ex magistrato della Direzione distrettuale antimafia. Insomma, quando si vuole presentare l’interrogazione parlamentare si presenta e basta, in pochissime ore, facendola firmare, tra l’altro, da un ex magistrato; per quanto riguarda quella pro-Magliocca, invece, da un mese e mezzo non si trova chi la scrive e chi la firma. Dobbiamo trarne la conseguenza che nessuno vuole compromettersi con gli scheletri nell’armadio del magliocchismo? Si vedrà. Per adesso si può dire che Magliocca e i magliocchiani hanno tutte le ragioni, dal loro punto di vista, per essere imbufaliti.

Sicuramente i nostri lettori saranno curiosi di sapere come sia andata a finire la vicenda dell’interrogazione parlamentare presentata nel 2005 sul “caso Mondragone-Chianese” dal senatore Luigi Bobbio. Quella iniziativa in sede parlamentare ebbe l’effetto di intimidire i magistrati e gli investigatori? Le indagini sugli amici mondragonesi di Landolfi subirono una frenata? Macché. Tutti sanno che ci sono magistrati e investigatori – come, del resto, alcuni giornalisti con la schiena dritta – che non si fanno intimidire dal potente di turno, nemmeno se agita interrogazioni parlamentari. E forse proprio per questo Landolfi e Coronella hanno lasciato perdere, facendo finta di niente di fronte alla richiesta di Giorgio Magliocca. Ed è probabile che qualche amico abbia detto in confidenza a Magliocca: “Giorgio, ma tu sei sicuro che l’interrogazione parlamentare serva a fermare i magistrati e gli investigatori? A Mondragone non ha funzionato e tutti sappiamo come è andata a finire: una valanga di arresti”. Interrogazione parlamentare addio? O Magliocca insisterà con Landolfi e Coronella per vedere l’effetto che fa?

Rosa Parchi

 

ARTICOLO PUBBLICATO DA

“PIGNATARO MAGGIORE NEWS”

BLOG DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO

CURATO DA DAVIDE DE STAVOLA

04/04/2012 – http://pignataronews.myblog.it/

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