VITULAZIO – In tanti a Vitulazio si saranno chiesti: ma come, dopo anni nei quali il settore tecnico è stato diretto egregiamente dall’architetto Lidia Callone, perché ora si cerca un nuovo tecnico? La risposta a tale interrogativo non è stata resa pubblica dai diretti interessati (i componenti dell’Amministrazione comunale e, in particolare, il sindaco Luigi Romano). Al momento l’unica cosa certa sono i fatti. La Callone da anni è al vertice dell’Ufficio tecnico comunale e, dopo le elezioni amministrative di maggio 2014, il primo cittadino l’ha riconfermata con incarichi temporanei.
Il 2 gennaio scorso la fascia tricolore (con decreto numero 2) ha riconfermato l’architetto vitulatino a capo delle aree VI (territorio e urbanistica) e VII (lavori pubblici e servizi). Nel secondo caso, però, quello dell’ambito riguardante i servizi e i lavori pubblici (un vecchio pallino delle gestioni romaniane) l’incarico scadrà il 31 gennaio.
Secondo alcuni, non è un caso. A capo di quell’area, infatti, potrebbe finire il nuovo tecnico individuato da Romano attraverso il bando pubblicato poche settimane fa e già oggetto di una polemica con il gruppo politico “Unità e Democrazia per Vitulazio”.
In tal caso, il nuovo tecnico, appena dopo aver messo piede nell’Ente di via Lagnese, si troverà tra le mani due patate bollenti. La prima riguarda la gestione del servizio rifiuti, oggi svolto dalla ditta Alba Paciello (tra tanti problemi causati soprattutto agli operai, con i soliti ritardi nei pagamenti) e che tra qualche mese dovrebbe passare attraverso il costituendo ambito territoriale. La seconda, invece, il Piano urbanistico comunale e la presunta cementificazione (già preannunciata dall’opposizione). In ogni caso, la prossime settimane diranno qualcosa di più su queste vicende.
Red. Pol.