CASORIA – Rapina e lesioni volontarie, queste le imputazioni con le quali i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Lucca, al comando del Capitano Paolo Floris, hanno stretto le manette intorno ai polsi del 26enne Giuseppe Simonetti, di Casoria, e del cittadino polacco, trapiantato a Cosenza, Dawid Michael Malec, di appena 20 anni. La sera dello scorso San Silvestro, i due lestofanti, fingendosi normali clienti, convinsero una giovane prostituta dell’Est europeo a condurli nel suo appartamento, in Salicchi. Quì, quello che doveva essere un momento d’amore, seppure mercenario, si tradusse un terribile incubo per la padrona casa, che, minacciata e percossa, fu rapinata da circa mille Euro e di un telefonino Samsung di ultima generazione. Sono bastati appena tre mesi ai militari lucchesi per far piena luce sulla vicenda. A tradire il tandem di malviventi poi finiti in gattabuia una telefonata partita dal cellulare di Simonetti, che aveva contattato la venditrice di sesso poi diventata sua vittima poco prima del misfatto. Ora che sono in carcere, sia Simonetti che Melec, vista la loro giovane età, avranno tutto il tempo, se vogliono, di cambiare rotta di vita e lavorare unicamente per il bene del mondo e della comunità nella quale vivono, piuttosto che vivere parassitando quanti, contrariamente a loro, li hanno preceduto nella decisone di vivere onestamente e da costruttor di civiltà.
Daniele Palazzo