Gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti a Sparanise: ci scrive un lettore sulla questione

Gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti a Sparanise: ci scrive un lettore sulla questione

SPARANISE  – Un lettore ci invia una segnalazione e ci pone delle domane su questioni di strettissima attualità. Ecco il testo della mail e la nostra risposta:

Egregio Direttore, 

Mi chiamo Luca e sono un cittadino dell’Agrocaleno, questa mattina leggendo il sito www.casertace.net mi sono imbattuto nel seguente articolo dal titolo (che invio in allegato):

“SIAMO ALLE SOLITE. Leggete il requisito essenziale della gara dei rifiuti di SPARANISE: secondo noi, vince facile il Presidente della Juvecaserta Iavazzi”

Allora mi chiedo a cosa servono le battaglie fatte da noi cittadini e anche con l’aiuto della Vs. redazione contro la centrale a biomassa degli stessi IAVAZZI, se poi i politici e burocrati locali fanno di tutto per disattenderle e per vendersi la loro stessa popolazione ?? 

Siamo veramente alla frutta e credo che per un giovane come me non resta altro che cambiare paese, o almeno regione. 

Spero che pubblicherete il mio intervento e Vi ringrazio per il Vs. sostegno anche se come sembra lo stesso sia inutile. 

Di seguito il link dell’articolo di casertace.net: 

http://www.casertace.net/altri-comuni2/sparanise/alle-solite-leggete-requisito-essenziale-gara-dei-rifiuti-sparanise-vince-facile-presidente-juvecaserta-iavazzi-20150317.html 

Saluti e buona fortuna.

La nostra risposta:

Gentile lettore,

il contenuto dell’articolo che lei citava non dovrebbe meravigliarci per almeno tre motivi. Il primo è di ordine politico. Se gli amministratori comunali (coadiuvati dai tecnici) del Comune di Sparanise avessero confezionato la gara d’appalto su misura della summenzionata società – come in modo sibillino fa intendere l’articolista -, sarebbe l’ennesima conferma che i politici nostrani (di destra come di sinistra) amano sbandierare -soprattutto nelle nostre zone – il loro ambientalismo in campagna elettorale per poi favorire speculatori quando occupano delle cariche istituzionali. È facile gridare all’invasione degli imprenditori d’assalto e poi servirgli appalti su un piatto d’argento.

Lo stesso Merola era presente ad alcune assemblee organizzate per scongiurare la localizzazione della Centrale a Biomasse di Iavazzi, ma conoscendo il suo passato di peones del “cosentinismo” e della “centrale degli inciuci” sembrerebbe recitare male il ruolo del leader ambientalista anti Iavazzi.

Il secondo motivo è di ordine teleologico o finalistico. Le sembrerà strano, ma è così. Da qualche anno il territorio dell’Agro caleno, per quanto riguarda il servizio di raccolta e di gestione dei rifiuti, è diviso equamente tra il gruppo Sorbo e quello degli Iavazzi. Direttamente o indirettamente, queste due famiglie si sono divise la zona e servono Comuni come Sparanise, Calvi Risorta, Pastorano, Pignataro Maggiore e Bellona, che pure avevano sbandierato (attraverso i loro primi cittadini) la loro contrarietà a impianti come quello dell’Esogest Ambiente di Pastorano (Sorbo) e della Iavazzi Ambiente scarl. Quella dei sindaci, però, non è ipocrisia. Si tratta semplicemente di una congiuntura astrale o del fato avverso che li perseguita. Primi cittadini di destra o di sinistra vorrebbero liberarsi di questi motivi di imbarazzo, ma purtroppo il destino è più forte della loro volontà e – guarda caso – alla fine si trovano di fronte sempre e comunque alle stesse società. “Poverini”, compatiamoli.

Il terzo è di ordine civile. La passione dei cittadini nel difendere la loro terra e la salute pubblica contro le speculazioni del territorio deve andare oltre l’atteggiamento e le scelte di politici, tecnici e amministratori, la cui morale è figlia di interessi che molto spesso hanno come priorità l’interesse economico di parte e non quello della salute delle comunità.

Spero di aver risposto in modo esauriente ai suoi interrogativi.

Cordiali saluti

Commenta con Facebook