CALVI R. – La rete Archeocales comunica attraverso una nota il crollo di una parete delle terme di San Leo nell’Antica Cales, sottolineando anche il disinteresse delle istituzioni “parolaie”:
Erano parecchi mesi che le terme di San Leo erano pericolanti. Il forte vento e le continue piogge ne avevano minato le fondamenta.
A dire il vero la situazione era da anni in stato di allerta, ma ultimamente era degenerata a causa delle continue piogge che hanno aggravato ancor di più una situazione di per se già precaria.
Durante l’ultimo anno di attivismo della rete archeocales sono state molte le segnalazioni ,verbali e scritte ,fatte agli enti preposti, comune e soprintendenza , ma l’indifferenza ha regnato sovrana. Ultima di tale segnalazioni è avvenuta i primi giorni di febbraio, ma nulla si è mosso.
Aggiungiamo che oltre al danno che si è creato al patrimonio culturale caleno, ci sarebbe potuta essere anche la beffa.Infatti le terme di San Leo insistono lungo il cardo massimo(strada di accesso a Cales), quindi molto frequentata da chi ogni giorno, in auto o a piedi,si reca sul proprio terreno agricolo e che con un po di sfortuna sarebbe potuto incorrere in tale sinistro. Tali foto sono state rese pubbliche proprio da uno di questi cittadini, Luigi Santillo, che non ha esitato a denunciare subito l’accaduto.
Con la presente, purtroppo, prendiamo atto che Cales sembra essere un#benecomune solo a parole , un #benecomune solo per spendere qualche bella parola al convegno di turno. Per noi cales è molto di più, e continueremo a difenderla.
I volontari della rete archeocales