Treno investe cavallo sulla linea ‘direttissima’ Roma-Napoli. Disagi e proteste dei pendolari che hanno sopportare ritardi di circa tre ore

Treno investe cavallo sulla linea ‘direttissima’ Roma-Napoli. Disagi e proteste dei pendolari che hanno sopportare ritardi di circa tre ore

CAMPOLEONE – Disagi a non finire, ieri sera, per i passeggeri dei treni in servizio sulla linea ferrata, cosiddetta “Direttissima”, che collega, tra di loro, la stazioni ferroviarie di Roma Termini e Napoli Centrale. A causa di un inatteso fuoriprogramma, i convogli che servono l’utenza in movimento lungo la tratta specifica hanno fatto registrate ritardi notevolissimi, con medie che si sono aggirate tra le due e le tre ore. La circostanza è scaturita dal fatto che, intorno ale 17.45, il macchinista del treno che doveva giungere allo scalo partenopeo di lì ad un’oretta, poco dopo aver superato la stazione di Campoleone, ha avuto la sgradita sorpresa di vedere pararsi sui binari un grosso esemplare di cavallo bianco. L’ostacolo era così ravvicinato che, malgrado l’uomo addetto alla conduzione del treno medesimo avesse tentato una disperata manovra di arresto, non è riuscito ad evitare l’impatto con l’animale. Ecco spiegate le ragioni dei non certo pochi disagi patiti dall’utenza pendolare, che, a quell’ora, dopo  una intera giornata di lavoro, era in viaggio verso casa. Manco a dirlo, le proteste e i mugugni sono stati veramente tanti. Ma, fatte salve le sacrosante ragioni di quanti si sono incavolati per l’inatteso sinistro, va detto che, in qusto caso, gli apparati di gestione e responsabilità di Trenitalia, che pure hanno gestito la situazione emergenziale in maniera soddisfacente, hanno ben poche colpe circa ‘accaduto. ”In linea di massima, ci riferisce abituè del treno in parola, sono d’accordo con tale affermazione. Credo, però, che, se le strutture che proteggono i binari da sconfinamenti di animali e cose fossero stati più efficienti e ben sorvegliati, l’episodio  che ci ha procurato tanto disturbo non avrebbe avuto alcun modo di verificarsi”.

Daniele Palazzo

Commenta con Facebook