PASTORANO – “Il Paese che Vorrei” ritorna a parlare della situazione finanziaria del Comune di Pastorano attraverso la nota che vi proponiamo:
Cari cittadini, siamo nel pieno della tragedia, con tristi, improbabili, smarriti personaggi in primo piano e troppi cori, spesso stonati, alle spalle. Si tratta di una politica antidemocratica retta da figure storicamente interessate solo a fare i propri interessi (e quelli degli amici più “tecnicamente intimi”!!!) nonché attirate esclusivamente dalla prossima campagna elettorale.
Che la finta Maggioranza dei 6 (5 ± 1) non fosse stata in grado di amministrare Pastorano NOI de “IL PAESE CHE VORREI” lo avevamo detto fin da subito! Qui siamo nell’incapacità più assoluta e in uno strano senso del dovere: la Maggioranza Diana (ammesso che si possa ancora parlare numericamente di Maggioranza… attenzione!) non merita più la fiducia che gli è stata data dai cittadini. Questa classe politica sta ormai fallendo in tutti i settori: occupazionale, urbanistico, culturale, finanziario e sociale.
I numeri che caratterizzano il PROBLEMA LAVORO a Pastorano hanno dell’incredibile: più di 70 aziende lavorano sfruttando il nostro territorio mentre la percentuale di disoccupazione in paese aumenta notevolmente negli anni.
Gli Amministratori dovrebbero gestire la cosa pubblica con attenzione garantendo una tranquillità economica per una prospettiva futura, ma non sempre la nostra Maggioranza ricorda questo semplice ma importante principio in tema di GESTIONE FINANZIARIA, a discapito delle tasche dei cittadini. Basterebbe analizzare i vari Rendiconti di Bilancio approvati in questi ultimi anni per rendersi conto della grave incapacità economico-amministrativa dei 6 di Maggioranza. Benché la presenza di 70 aziende e altrettanti servizi commerciali dovrebbero assicurarci un ricco prospetto finanziario, il nostro Bilancio, si è visto assottigliare in questi ultimi anni, di molte migliaia di euro, a differenza dei Capitoli Di Spesa “inspiegabilmente” sempre in netto aumento, ALLA FACCIA DELLA CRISI! Forse si sta sperperando disastrosamente danaro pubblico? Forse non tutti pagano le tasse?
Alla stregua dell’andazzo nazionale, la nostra classe politica è soprattutto una macchina di potere e di clientela, scarsa conoscenza della vita, dei problemi della società e della gente, con zero ideali, passione e programmi politici. Stanno dimostrando di operare in modo contraddittorio, senza alcun rapporto con le esigenze e i rapporti umani emergenti, senza perseguire il “BENE COMUNE” tanto osannato.
IL PAESE CHE VORREI sta contrastando con tutte le sue forze un sistema politico, una logica d’interessi che coinvolge nella normalità i cittadini, attraverso proposte concrete, critiche costruttive nel contesto di una sana politica. Anche questa volta, infatti, proponiamo un SORTEGGIO PUBBLICO per la nomina degli scrutatori per le prossime elezioni regionali, un piccolo segnale di crescita democratica del paese, con l’intento di mettere fine alla solita politica clientelare. In questi anni più volte abbiamo proposto la via del sorteggio pubblico alla Maggioranza la quale, coerente con la sua politica dei favoritismi nello spartirsi “favori elettorali”, incurante del fatto che con il suo 40% non rappresenta la maggioranza dei cittadini, ha preteso di nominare direttamente i 16 scrutatori e ha voluto procedere attraverso la nomina diretta. A nulla è valso ricordare loro che moltissimi altri comuni dell’Agro Caleno (come Sparanise, Calvi Risorta, Capua), e della provincia di Caserta, hanno adottato questa scelta certamente più equa; devono dimostrare ai cittadini chi è che ha donato a loro il potere divino di stabilire chi lo merita di più o chi ha più bisogno. Non arrivano a pensare che la procedura da loro adottata è offensiva sia per chi è escluso e sia per i prescelti?
Il Paese che Vorrei