BELLONA – L’Amministrazione comunale annuncia la delibera che dà il via alla “Bellona Social Family Card”:
Con delibera di giunta municipale del 29 aprile scorso la città di Bellona ha posto in essere un’iniziativa forse unica o, comunque, difficilmente ripetibile a livello nazionale. La Bellona Social Family Card è equiparata alla più conosciuta social card statale ma con una importantissima differenza. Quella statale è concessa, fermo restando il requisito economico, ai soli ultrasessantacinquenni o ai bambini di età inferiore ai tre anni. Quella di Bellona, invece, prescinde da questo requisito ed è destinata alle famiglie in stato di estremo bisogno economico. L’Amministrazione guidata da Filippo Abbate va a colmare, in sostanza, la solita lacuna che deriva dalla norma generale. Succede spesso, infatti, che quando si fa una legge si mettono dei paletti e non si guarda oltre lo steccato là dove il più delle volte ci sono situazioni ancor più difficili di quelle contemplate dal legislatore che rimangono al palo confuse e dimenticate nella genericità del provvedimento. La Bellona Social Family Card è strutturata come quella nazionale, la sola differenza, dicevamo è che si fonda esclusivamente sullo stato di bisogno delle famiglie senza la necessità di requisiti particolari ed è coperta interamente dal comune. Le parole del sindaco Abbate: siamo fieri ed entusiasti per quello che stiamo facendo per i nostri cittadini e per coloro in particolare che non se la passano bene. Il nostro impegno per le politiche sociali e l’attenzione alle necessità della nostra gente sono il caposaldo di un programma che ha ambizioni e lungimiranze degne di una collettività in seria e positiva evoluzione. Noi, continua il sindaco, siamo disposti a stravolgere anche le più consolidate procedure e le più usate consuetudini pur di raggiungere il nostro unico obiettivo, il benessere dei nostri cittadini e la cura del nostro territorio. Ma vediamo come funziona la Bellona Social Family Card. Il primo requisito è, ovviamente, quello del reddito. Possono partecipare coloro il cui indicatore isee non superi i tremila euro. Le domande si possono presentare a partire dall’undici di questo mese nell’ufficio servizi sociali. Dopo sarà effettuata l’istruttoria delle domande e sarà formata una graduatoria. La graduatoria, essendo tale, sarà elaborata in base a criteri di priorità che riassumiamo brevemente: innanzitutto si terranno in considerazione i nuclei familiari con figli o nipoti minori e con genitori o nonni disoccupati o inoccupati. A seguire vengono i nuclei monoparentali con figli o nipoti minori e il genitore o nonno disoccupato. Poi i nuclei costituiti da una sola persona sempre che non lavori. La graduatoria stessa avrà una capacità massima di cento card. Cioè cento famiglie. L’importo è come quello statale, ottanta euro ogni bimestre caricati su carta prepagata da spendere nei negozi alimentari, supermercati, farmacie e parafarmacie convenzionate. La durata del beneficio è triennale. Cioè una volta entrati in graduatoria vi si rimane per tre anni fermo restando, per tutto il periodo, la permanenza dei requisiti.
C.S.