VITULAZIO – Nel pomeriggio di ieri (11 maggio), il Tribunale dei Minori di Napoli ha assolto tre ragazzi di Vitulazio – perché il fatto non sussiste – accusati di tentato omicidio, rapina aggravata in concorso, violenza privata e atti persecutori ai danni di un loro coetaneo minorenne all’epoca dei fatti. Si tratta di Carmine Scialdone, il quale era stato preso di mira da Marco De Cristofaro, Danilo Fiata e Fabio Terlizzi. Questi ultimi nel dicembre del 2010 furono raggiunti da una ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli che li costrinse prima al collocamento in comunità e successivamente agli arresti domiciliari per circa tre mesi. Le misure furono poi sostituite con obblighi di firma cessati dopo sei mesi.
Le indagini scaturirono dalle ripetute denunce dei genitori della vittima, i quali sostenevano che il proprio figlio fosse vittima di ripetuti e gravissimi maltrattamenti da parte dei suoi compagni di scuola, lungo il tragitto che da Vairano Patenora e Teano lo conduceva a casa, tanto da sfociare in vere e proprie rapine di cellulari, episodi di violenze e un tentativo di omicidio mediante strangolamento che si sarebbe verificato il 10 novembre del 2010 a bordo del Pullman che trasportava quotidianamente a scuola gli imputati. Dopo un lunghissimo processo durato circa tre anni e mezzo e dopo la escussione di numerosissimi testimoni l’accusa ha visto crollare del tutto le proprie tesi. I giudici hanno ritenuto che solo per un residuo e minimo episodio di ingiurie – peraltro ammesso dai ragazzi – si potesse concedere il perdono giudiziale.
Red. cro.