Maxi operazione contro i “Mazzacane”: finiscono in carcere venti persone. Quarantaquattro gli indagati

Maxi operazione contro i “Mazzacane”: finiscono in carcere venti persone. Quarantaquattro gli indagati
La Guardia di Finanza ha effettuato l'operazione

CASERTA – Operazione congiunta di polizia e Guardia di Finanza di Caserta nei confronti di esponenti di spicco e affiliati del clan camorristico Belforte, attivo a Marcianise e comuni limitrofi nel Casertano. Più di venti le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Dda. I reati contestati agli indagati sono estorsione, violazione della legge sulle armi e associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, reati aggravati dal metodo mafioso. Le indagini hanno svelato decine di episodi estorsivi nei confronti di imprenditori e commercianti e la gestione monopolistica del traffico di cocaina nel comprensorio di Caserta e dei comuni limitrofi al capoluogo da parte dei referenti del clan Belforte, i quali versavano all’organizzazione una tangente di 50mila euro mensili sui ricavi dello spaccio. Costretta a pagare la tangente anche un’impresa appaltatrice delle opere di realizzazione del comando dei vigili urbani di San Nicola la Strada (Caserta). Contestualmente, le Fiamme Gialle hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dalla Dda partenopea, di beni per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Sequestrati 5 terreni, 4 fabbricati, 8 attività commerciali e oltre 100 rapporti bancari riconducibili agli indagati e ai loro nuclei familiari.

Un’officina meccanica di San Nicola La Strada, nel Casertano, trasformata in un luogo in cui svolgere summit di camorra, pianificare le attività del clan, i numerosi raid estorsivi e il fiorente traffico d’ingenti quantitativi di cocaina, crack e hashish. E’ emerso anche questo nel corso delle indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta che, questa mattina hanno portato all’esecuzione di 19 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti esponenti del clan Belforte detto dei Mazzacane. Organizzazione criminale attiva nella provincia di Caserta, e in particolare a Marcianise, Maddaloni, San Nicola La Strada, San Marco Evangelista e Caserta. I reati contestati agli indagati sono: estorsione continuata aggravata dal metodo mafioso e per agevolare il clan, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e cessione continuata di droga, detenzione e porto illegale di armi da sparo, comuni e da guerra, aggravati dal metodo mafioso e per favorire l’organizzazione dei Belforte.

Figura anche l’impresa a cui era stata appaltata la realizzazione della sede del comando dei vigili urbani di San Nicola la Strada (Caserta) tra quelle a cui il clan Belforte di Marcianise chiedeva il pizzo. La circostanza e’ stata accertata nel corso delle indagini eseguite dalla squadra mobile di Caserta – diretta dal vice questore aggiunto Angelo Morabito – e coordinate dalla Dda di Napoli. Decine gli episodi di estorsione nei confronti di imprenditori e commercianti accertati. Il gruppo Belforte, inoltre, gestiva in maniera monopolistica il traffico di stupefacenti nel comprensorio di Caserta e nei comuni limitrofi. I refenti della cosca impegnati nell’attivita’ di spaccio versavano al clan 50 mila euro mensili.

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