CALVI R. – I Consiglieri comunali di “Uniti per la Rinascita Calena” ritornano sulla questione rifiuti soffermandosi questa volta sul premio ottenuto dal Comune di Calvi Risorta. Ecco la nota inviata dal duo Lombardi-Bonacci:
Ancora una volta ci ritroviamo a dover affrontare e divulgare l’ennesima situazione paradossale, degna delle migliori tragedie classiche. Pochi giorni or sono, infatti, l’Amministrazione comunale, a mezzo dei soliti addetti stampa, faceva bella mostra di un attestato rilasciatogli da Legambiente in cui si dava merito alla cittadina calena di essere giunta al 65% di raccolta differenziata. Tralasciando che ad occuparsi della raccolta rifiuti nel nostro comune é ancora la ditta IMPRESUD che fa capo all’imprenditore IAVAZZI (Vi dice niente questo nome? Ebbene si, é lo stesso imprenditore che sta cercando di costruire la CENTRALE BIOMASSE a Calvi Risorta speculando sulla salute pubblica), diciamo che ora é il momento di fare chiarezza. “Comuni ricicloni” é un’iniziativa alla quale può iscriversi, dietro pagamento di alcune centinaia di euro (soldi pubblici), qualsiasi Comune. Una volta terminata la procedura d’iscrizione, si ricevono dei moduli da compilare attraverso un’AUTOCERTIFICAZIONE (la stessa amministrazione dichiara la percentuale di raccolta differenziata raggiunta), in cui verrà riportata la percentuale di raccolta differenziata annuale e la scheda sarà rinviata nuovamente agli organizzatori. Ai comuni che avranno aderito all’iniziativa/concorso saranno poi assegnati riconoscimenti e premi. Tutto molto bello ed affascinante se non fosse che viene meno il PRINCIPIO DI TERZIETA’; i dati su cui si basano i riconoscimenti, infatti, sono ASSOLUTAMENTE NON UFFICIALI, poiché l’unico ente che può certificare i parametri di raccolta differenziata attraverso controlli diretti é/era la Provincia. Del resto sarebbe un paradosso essere diventati improvvisamente così virtuosi e pagare così tanto la tassa sui rifiuti! Come sempre, insomma, l’amministrazione è più impegnata a specchiarsi nel proprio narcisismo che non a lavorare seriamente e fattivamente su tematiche importanti e di interesse strategico per la comunità. E come non cogliere una similitudine tra questa storia ed il celebre capolavoro di Oscar Wilde “il ritratto di Dorian gray”, in cui il protagonista trasferiva il proprio marciume e le proprie nefandezze al dipinto che lo raffigurava, restando apparentemente ancora giovane e bello, badando esclusivamente alla superficialità e non alla sostanza? La morale é che alla fine le cose si rivelano sempre per quello che sono… pertanto, invitiamo gli amministratori caleni ad essere più presenti nelle strade, nei circoli , tra la gente, per capire come e dove lavorare in sinergia con le potenzialità che il territorio offre, altrimenti rischiano di fare la fine del buon Dorian… tanto fumo e niente arrosto!
Uniti per la Rinascita Calena