CALVI R. – Anche l’Amministrazione comunale di Calvi Risorta rivendica l’azione istituzionale che h
Il 20 febbraio scorso il Sindaco del Comune di Calvi Risorta inviava una missiva al Ministero dell’Ambiente, Settore Bonifiche, alla Regione Campania, Settore Bonifiche e Settore Autorizzazioni Ambientali, alla Provincia di Caserta, all’ASL di Caserta, all’ARPA Campania, al Consorzio ASI, alla Prefettura di Caserta, e per conoscenza al Corpo Forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica, avente per oggetto: “AREA ex POZZI – I PLAVE del Comune di Calvi Risorta – presenza diffusa di rifiuti speciali. Avvio procedimento AIA a favore di IAVAZZI AMBIENTE scarl”. Nella stessa venivano analizzati i punti di criticità relativi all’area in oggetto e sulla cui base, il Primo Cittadino, riteneva prioritario un suo personale intervento al fine di salvaguardare il territorio e i suoi abitanti. Dai rilievi effettuati, scaturiva la presenza di una vasta zona gravemente inquinata dove i livelli di contaminazione risultavano essere superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione, una zona a rischio sanitario e ambientale. Nella nota PEC il Sindaco denunciava la potenziale gravità della situazione, esortando ad agire tutti gli Enti a vario titolo coinvolti, chiedendo, tra l’altro, sia la sospensione della procedura AIA, avviata dalla Regione, che l’istituzione di un Tavolo di Unità di crisi, presso la Prefettura i Caserta. Oggi, purtroppo quel timore è divenuto realtà. L’Autorità giudiziaria ha accertato l’effettiva presenza di inquinanti diffusi su una vasta area della ZONA INDUSTRIALE ASI. E mentre la notizia è andata su tutti i media regionali e nazionali denunciando un vero e proprio disastro ambientale, si parla della più grande discarica d’Europa, nessuna procedura di Bonifica è stata ancora avviata da Codesti Enti.
Un nuovo comunicato viene nuovamente inviato pochi giorni fa alla Prefettura di Caserta, al Ministero dell’Ambiente Settore Bonifiche, all’ISPRA, alla Regione Campania, alla Provincia di Caserta, all’ASL di Caserta, all’ARPA Campania, al Consorzio ASI di Caserta, in cui si ribadisce l’improcrastinabilità dell’istituzione di un Tavolo di “Unità di Crisi” presso la Prefettura di Caserta, poiché le dimensioni del SITO INQUINATO “ex Area Pozzi-Iplave” appaiono tali da configurare un “S.I.N.” (SITO DI INTERESSE NAZIONALE – art. 252 d.lgs 152/06).
“Questa vicenda ci amareggia molto!”, dichiara il Sindaco, Dott. Giovanni Marrocco. “Ci addolora come cittadini di questa terra che amiamo e ci rattrista come amministratori perché, è da un po’, che avevamo – inutilmente – cercato di richiamare una maggiore attenzione sull’area ASI di Pignataro – Calvi – Sparanise. Un’area industriale, questa, che oramai è diventata un “CIMITERO INDUSTRIALE” che versa in uno stato di abbandono insopportabile. Da una parte non offre occupazione più a nessuno, dall’altra rappresenta una vera e propria emergenza ambientale che pesa sul nostro territorio e sulle nostre popolazioni. Chi se ne interessa, adesso? NESSUNO! Non interessa al Consorzio ASI di Caserta; non interessa alla Provincia; non interessa alla Regione; non interessa al Governo: NON INTERESSA!
E, se a tanto aggiungiamo quello che oggi è venuto fuori, il quadro si completa nella desolazione più assoluta. Ma è mai possibile che questi criminali abbiano potuto seppellire migliaia e migliaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere senza che nessuno se ne sia accorto? Ma su questo farà piena luce la magistratura che è l’unico baluardo nel quale confidiamo pienamente!
Comunque come Amministrazione ci costituiamo parte civile contro chiunque abbia provocato questo scempio. Voglio precisare, rispondendo a qualcuno che ha parlato di assenza di istituzioni, che SIAMO LA PRIMA AMMINISTRAZIONE CHE HA POSTO L’ACCENTO SULLA MATERIA AMBIENTALE. L’Amministrazione Marrocco, fin dall’inizio delle indagini, ha collaborato fattivamente con gli organi preposti, in particolare con il Comandante del Corpo Forestale di Calvi Risorta, Vincenzo Gatta, il quale merita tutta la nostra stima per l’impegno profuso nel portare avanti il lavoro . E invece di stare qui ad evidenziare di chi possa essere la paternità, ribadisco che non è il caso di fare spettacolarizzazione, né strumentalizzazione politica questa è una battaglia di una guerra totale dove non solo Calvi Risorta è vittima, ma lo sono tanti posti del nostro Paese. E’ una catastrofe di portata inimmaginabile e come per la battaglia contro l’insediamento della Centrale a Biomasse, di cui l’ amministrazione è ferma oppositrice da sempre, ancor prima di essere nella compagine di maggioranza, anche quest’altra battaglia, che ci è piovuta addosso all’improvviso, verrà affrontata con determinazione nei confronti dei responsabili di questo crimine ambientale, saremo molto attenti a seguire, passo passo, le procedure previste dalla legge.
SAREMO MOLTO VIGILI!
Siamo convinti che bisogna fare presto e bene e che non bisogna spegnere i riflettori su questa brutta storia fino a quando non vedremo completamente bonificata questa bellissima terra, perché le dimensioni e il tipo di contaminazione sembrano tali da richiamare l’attenzione dell’intero PAESE.
NOI, FAREMO LA NOSTRA PARTE E FAREMO IN MODO CHE GLI ALTRI FACCIANO LA LORO!”.
L’Amministrazione comunale di Calvi Risorta