CALVI R. – Presso il sito contaminato dell’area ex Pozzi, come da programma, il Corpo Forestale della Stazione di Calvi Risorta, retto dal Comandante Vincenzo Gatta, unitamente all’esercito, continuerà gli scavi per tutta la prossima settimana, subito dopo si procederà all’analisi dei pozzi rinvenuti nella zona. Si ricorda che gli scavi veri e propri sono iniziati l’11 giugno scorso, nel corso dei quali sono emerse diverse tipologie di rifiuti, così come riportato dal comunicato della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, a firma del Procuratore dott. Capasso: imballaggi di carta e cartoni, plastica, pennelli e scarti di rivestimenti in formica, film, metalli, bottiglie di vetro, scarti della lavorazione della ceramica, vernici e smalti, tubature in PVC e residui di trattamento superficiale della plastica, polimeri, fusti. L’Assessore alla sanità, dott.ssa Maria Rosaria Russo, invita alla calma, “sembra che la natura dei rifiuti ritrovati nell’area “EX POZZI-IPLAVE” sia prevalentemente di origine industriale ed attribuibile a quegli imprenditori che erano adusi – all’epoca – a sversare gli scarti di lavorazione in quella vasta area, dove sono stati ritrovati, attigua allo stabilimento. Dunque, una storia un po’ diversa da quella della cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Inutile, perciò, creare allarmismi, perché, come affermato anche nel comunicato della Procura di Santa Maria Capua Vetere, è solo all’esito delle analisi dei campioni prelevati che si potrà valutare l’effettiva natura dei suddetti rifiuti e, quindi, l’eventuale potenzialità dannosa degli stessi per le matrici ambientali”. Intanto l’Amministrazione Comunale, ha deliberato di avvalersi di un legale per rivalersi su eventuali responsabili del disastro ambientale. Inoltre, giunge voce, che a breve si terrà un Consiglio Comunale straordinario per sancire l’impegno del Sindaco, della Giunta e dell’intero Consiglio ad attuare tutte le misure necessarie per la salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente.
Luciana Antinolfi