Altro che liaison, quella tra Cuccaro e il Consigliere Fucile è ormai un vero e proprio matrimonio politico

Altro che liaison, quella tra Cuccaro e il Consigliere Fucile è ormai un vero e proprio matrimonio politico

PIGNATARO M. – I diretti interessati avevano fatto passare questa nuova (strana) maggioranza, come una collaborazione esterna che dovrebbe permettere all’Amministrazione comunale di portare a termine la consiliatura e di raggiungere qualche obiettivo come il Piano urbanistico comunale. Nei fatti, invece, quello tra il sindaco Raimondo Cuccaro e il capogruppo consiliare Gaetano Fucile si è rivelato essere un vero e proprio matrimonio politico. Un patto di ferro che avrebbe portato l’ingegnere a presentarsi come ospite degli inquilini di Palazzo Scorpio e ad agire da padrone di casa in via Municipio.

Secondo fonti interne alla maggioranza, infatti, il leader di “Amare Pignataro” avrebbe chiesto anche un riordino degli uffici con conseguente spostamento di alcuni dipendenti comunali. Le stesse fonti, inoltre, ritengono non sia un caso nemmeno il raffreddamento dell’Amministrazione comunale sul fronte della battaglia contro l’ex Biopower spa e la centrale a biomasse di via del Conte. Ma queste rappresentano delle illazioni che allo stato dei fatti non trovano conferme.

Intanto, mentre anche l’ormai ex vicesindaco Giorgio Valente ha abbandonato la Giunta comunale, il resto della maggioranza non manifesta segni di cedimento – anche se un voto contrario del capogruppo di “Coerenti per la Svolta” potrebbe mandare tutti a casa. Giorgio Vito, per questioni tutt’altro che politiche, non lascerà la barca, come anche Giuseppe Giordano, il quale – riferiscono i buontemponi di piazza Umberto I – si ingolosisce soltanto al pensiero di poter essere accostato alla poltrona di vicesindaco (da ultimo degli eletti). Nessun problema per i due esponenti del Pd cittadino, Ilaria Bovenzi e Pier Nicola Palumbo, i quali ricambiano la stima mostrata dal primo cittadino in più occasioni (“Se dovessi ripropormi, partirei da Pier Nicola Palumbo e Ilaria Bovenzi”, avrebbe confessato la fascia tricolore).

Red. pol

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