CALVI R. – Di seguito il comunicato stampa del “Comitato per l’Agro Caleno: No Centrale a Biomasse”:
In questi giorni si offre in pasto all’opinione pubblica l’ecocatastrofe della ex Pozzi. Non bastavano mattatori e showman di turno a fare a gara per la rivendicazione della paternità di cotanta macabra scoperta, ma ci si mette anche il carrozzone governativo che, con i suoi contenitori creati ad hoc per salvaguardare i suoi sodali, continua a fagocitare nel suo schema farlocco, e oramai sbugiardato, territori su territori.
Lo diciamo a chiare lettere : noi non siamo Terra dei Fuochi ma siamo Terra di resistenza.
L’agro caleno si batte dagli anni ’90 contro vari attacchi ambientali, dalla Q8 all’installazione della piattaforma di rifiuti tossici, passando per la centrale di Sparanise imposta con la forza dei manganelli e della repressione ad intere comunità. Da due anni ci ritroviamo con la minaccia di un’ennesimo impianto di morte, una centrale a biomasse prevista proprio sull’area della ex-pozzi, luogo devastato da decenni di incuria e abbandono.
Quell’aria l’abbiamo segnalata più volte apponendo sigilli e sequestri popolari, bussando ogni volta alle sue porte con forza e determinazione per ribadire che quel luogo era luogo di morte, e una centrale addirittura lì sopra rendeva ancora più sospetta la situazione agli occhi della comunità.
Per questo ribadiamo con rabbia che la ex-pozzi sarà per noi la battaglia cruciale, non vogliamo che per l’ennesima volta il destino di questo territorio sia scritto dall’alto, ma siamo determinati a scriverla noi, come abitanti che in questo territorio vivono e resistono.
Chiare le nostre rivendicazioni :
– No all’emergenzialità e al commissariamento creato dal protocollo Terra dei fuochi
– L’immediato, assoluto e incondizionato divieto di costruzione di nuovi ecomostri, a partire dalla centrale a biomasse della società Iavazzi Ambiente.
– L’immediato, urgente e indifferibile dirottamento dei flussi economici e finanziari, a partire dai 17 milioni stanziati con decreto ministeriale a Iavazzi per costruire la biomasse, per riqualificare l’Agro Caleno e restituirgli dignità e prospettive di sviluppo, tenendo conto dei bisogni di tutti tra reddito, sanità e servizi sociali.
– L’ immediata e totale bonifica dell’intera area della ex Pozzi, solo sotto stretto controllo popolare.
CI VEDIAMO SABATO ALLE ORE 17.00, CONCENTRAMENTO PREVISTO FUORI IL COMUNE DI CALVI RISORTA.
IL CORTEO NON FINIRA’ FIN QUANDO NON AVREMO RISPOSTE CERTE E NON SARA’ ASCOLTATA LA VOLONTA’ POPOLARE.
Solo le Comunità difendono le Comunità.
Comitato per l’Agro Caleno: NO Centrale a Biomasse.