PIGNATARO M. – Lo scontro che contrappone la Regione Campania e il Comune di Pignataro Maggiore, da una parte, e la Eurocave srl, dall’altra, per il mancato pagamento del ristoro ambientale per la gestione della cava in località Masseria Carità, si trasferisce nelle aule di Tribunale. La società partenopea, che dal 1986 effettua attività estrattiva nel sito di via Calvi, infatti, ha presentato ricorso al Tar della Campania contro il Decreto Dirigenziale di Palazzo Santa Lucia numero 8 del 29 aprile scorso e contro tutti gli atti collegati a quel provvedimento.
Il dirigente del dipartimento delle politiche territoriali di Palazzo Santa Lucia, l’ingegnere Sergio Caiazzo, con quel decreto aveva imposto alla Eurocave srl l’interruzione di ogni attività nella cava a causa del mancato pagamento del contributo ambientale e di quello destinato all’Ente pignatarese e alla Regione Campania per un arco temporale significativamente lungo. Con decreto dirigenziale numero 17 del 17 luglio 2015, inoltre, lo stesso funzionario regionale ha stabilito che la società dovrebbe versare 130.567,21 euro all’Ente di Palazzo Scorpio per il periodo che va dal primo gennaio 2006 al 31 dicembre 2014.
Di fronte all’iniziativa giudiziaria della società partenopea, con delibera numero 55 del 23 luglio scorso, la Giunta comunale di Pignataro Maggiore ha autorizzato il sindaco Raimondo Cuccaro a nominare un avvocato per la costituzione dell’Ente in giudizio contro la Eurocave. Come era facilmente prevedibile, la scelta è caduta sull’avvocato Luigi Adinolfi, legale molto stimato dal primo cittadino.
Red. Pol.