“Il Paese che Vorrei”: Questo bilancio non ci piace nella forma, nel contenuto e nel merito

“Il Paese che Vorrei”: Questo bilancio non ci piace nella forma, nel contenuto e nel merito

PASTORANO – Il gruppo politico “Il Paese che Vorrei” analizza nel merito il bilancio di previsione e ne trae un giudizio negativo:

Questo bilancio non ci piace: nella forma, nel contenuto e nel merito. Lo critichiamo aspramente per i tempi in cui ci è stato presentato, poiché è basato su previsioni assolutamente fasulle e per le scelte fatte in termini di priorità e di allocazione delle risorse. Anche se i margini di manovra sono pochi e il Bilancio di Previsione 2015 si presenta in una situazione apparentemente immodificabile, stretta tra necessità economiche e decisioni politiche contraddittorie, NOI de “IL PAESE CHE VORREI” abbiamo comunque deciso di provarci lo stesso e a tal fine abbiamo preparato 2 proposte di emendamenti in tutto (Prot. 4494 del 30 Luglio 2015); si tratta di proposte innovative ed affascinanti per cui la Maggioranza non ha mai presentato iniziative: – CONSULTA GIOVANILE COMUNALE: possono aderire i giovani di età compresa tra i 16 e i 35 anni. La Consulta rappresenta uno strumento di partecipazione del mondo giovanile alla vita del Comune ed è un organo principalmente consultivo e propositivo del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale. La Consulta, pertanto, ha come scopo generale quello di fornire sostegno al mondo giovanile e favorire la partecipazione dei giovani alla vita della società comunale. Inoltre tra i principali obiettivi della Consulta vi è quello di monitorare e supportare lo “SPORTELLO GARANZIA GIOVANI” ( Si tratta di un nuovo approccio alla disoccupazione giovanile per garantire che tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni – iscritti o meno ai servizi per l’impiego – possano ottenere un’offerta valida entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. L’offerta può consistere in un impiego, apprendistato, tirocinio, o ulteriore corso di studi e va adeguata alla situazione e alle esigenze dell’interessato). – INVESTIMENTO NELLE FONTI RINNOVABILI per la PUBBLICA ILLUMINAZIONE, garantendo un abbattimento dei costi e delle emissioni notevole. Rispetto agli impianti tradizionali che illuminano le nostre strade i consumi sarebbero, statisticamente, del 30% inferiori. Analisi e proposte concrete per contrastare “un’offerta politica confusa”….

IL PAESE CHE VORREI

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