PASTORANO – La lunga reazione a catena generata dal provvedimento interdittivo della Prefettura di Caserta ai danni della Impresud srl continua a dispiegare i propri effetti. Il Comune di Pastorano, dopo quasi due anni di affidamenti diretti e senza gara d’appalto, ha risolto il rapporto contrattuale con la società del gruppo Iavazzi. Il responsabile dell’ufficio tecnico, l’influente Luigi D’Onofrio, con la determina di settore numero 97 del 17 agosto2015 hasancito la risoluzione dell’affidamento del servizio di igiene urbana e di raccolta differenziata dei rifiuti urbani gestito nel comune dell’Agro caleno dalla ditta casertana.
Il provvedimento è stato adottato a seguito della comunicazione della Prefettura, la quale ha trasmesso all’Ente la nota numero 12B.16/ANT/AREA 1^ del 13.8.2015 prot. n. 0045671 nella quale sottolineava: “il rigetto della domanda di iscrizione della soc. Impresud srl con sede in Caserta nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa di cui all’art. 1 comma 52 della legge 6.11.2012 n. 190, c.d. White list provinciali”.
Così, appellandosi al comma 2 dell’articolo 94 del DL.vo n. 159/2011 (il cosiddetto “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia), il responsabile dell’Utc è stato obbligato a di dichiarare la risoluzione del rapporto di lavoro con la Impresud srl, annullando le determine numero 157 del 10.7.2013 e numero 282 del 13.12.2013. La società della holding Iavazzi dovrà in ogni caso garantire il servizio nelle prossime settimane (per non oltre 30 giorni), al fine di consentire al Comune di individuare una nuova società che si occuperà del servizio di igiene urbana in paese.
Red.