CALVI R. – Riportiamo l’articolo apparso sul sito di Calvirisortanews, di Vito Taffuri, sulla delicata questione appalti a Calvi Risorta:
In uno stralcio di un’intercettazione telefonica si parla di Giovambattista Fontana, con esplicito riferimento a quel gruppo imprenditoriale che si è aggiudicato l’appalto per alcuni lavori a Calvi Risorta, per la rete idrica e depuratori. Sarebbe proprio lo stesso apparato manageriale che viene coinvolto nelle carte giudiziarie del faldone Medea. Calvirisortanews lo aveva scritto già a luglio, tra la pericolosa strafottenza di chi crede che lo status di amministratore sia un antico diritto feudale che assolve e dissipa ogni culpa in vigilando. Invece, ancora una volta, le carte sembrano darci ragione (noi le leggiamo sul serio anche in pieno agosto, a differenza di chi amministra e non lo fa nemmeno quando la sua carica politica glielo impone). Il gruppo Fontana, quindi, sarebbe presente a Calvi in qualità di asset imprenditoriale che vince le gare con impressionante facilità, pur non avendo la certificazione antimafia in ordine e poi farebbe più volte capolino nell’ordinanza Medea: quella che ha portato all’arresto di mezza classe politica casertana e ha evidenziato un sistema di oleose cointeressenze tra imprenditori e, addirittura, alcune giornaliste di autorevoli quotidiani. Riportiamo in basso il nostro articolo di luglio, nella speranza che, tra un comunicato stampa sui bimbi che giocano sullo scivolo e qualche foto imbarazzante all’apertura di un cantiere con altre ditte prive di certificati di trasparenza, questa Amministrazione si sieda a leggere almeno le prime tre pagine degli atti giudiziari. Essere eletti, in un moderno sistema di democrazia rappresentativa, non significa solo rispondere al telefono quando chiama il sindaco per lanciare il solito diktat: “non date retta ai giornalisti, quelli v’inguaiano”. Evidentemente, a Calvi Risorta, c’è chi ha saputo inguaiarsi da solo, nonostante i campanelli di allerta, suonati da calvirisortanews. Ora, sarebbe il caso di accedere agli atti del Comune di Calvi con una commissione apposita. In soli tre mesi ci troviamo a segnalare il quarto caso di appalto sospetto.
Lo dicevano lo scorso 22 luglio 2015 con questo articolo, ma non siamo stati ascoltati.
Fontana, Licenza e De Biasio dell’ordinanza Medea, sono gli stessi degli appalti di Calvi Risorta?
Quando si fa una campagna elettorale, poggiando l’intero impianto di pubblicizzazione politica su una parola come “trasparenza”, si prendono impegni davvero gravosi. Non solo con l’elettorato, ma soprattutto con chi ha messo il proprio voto a disposizione, credendo in quella promessa Giovanni Marrocco – Consigliere di Minoranzaetica, in un futuro più sereno e impermeabile alle solite storielle delle amministrazioni impastate nella melassa di appalti non proprio cristallini. A Calvi Risorta, il sindaco Giovanni Marrocco non deve essersi accorto di un nome che lega in questi giorni il Comune con l’ordinanza Medea (quella che ha portato all’arresto di mezza classe politica e imprenditoriale della provincia di Caserta). L’Amministrazione calena, lo capiamo bene, è impegnata in un’operazione meritoria che mira a ripulire parte della prestigiosa e preziosissima area archeologica locale, ma questo non giustifica delle piccole leggerezze che, se non curate in tempo come la proverbiale febbricola, potrebbero sfociare in patologie della macchina amministrativa ben più gravi e inestirpabili. Sì, perché se quel Giovanbattista Fontana che appare in molte pagine dell’ordinanza Medea dovesse essere lo stesso Giovanbattista Fontana che si sarebbe appena aggiudicato l’appalto per la costruzione del nuovo depuratore a Calvi, sarebbero davvero dolori per le facce da bravi ragazzi dell’Amministrazione di Calvi Risorta. Si sa, direte voi, i politici caleni in questi giorni sono impegnati a contare gli pneumatici che i Vigili del Fuoco rimuovono dall’etrusco Ponte delle Monache e di certo non possono perdere tempo a leggere un’ordinanza come Medea che, per noi che facciamo questo mestieraccio e maciniamo quintali di carte ufficiali, sembra essere uno dei giunti cardanici del futuro sociale e morale della nostra provincia. Ma ci sembrano troppe le somiglianze dei nomi che appaiono sulle carte giudiziarie e poi spuntano tra gli atti ufficiali del Comune di Calvi Risorta. Oltre al già citato Fontana, ci pare di ascoltare una certa familiarità fonetica con nomi del tipo “Luciano Licenza” e “Claudio De Biasio”. Forse Marrocco non ha ancora letto l’ordinanza Medea, e nemmeno i suoi uomini di maggioranza (e opposizione) pare abbiano tanta dimestichezza con gli atti giudiziari. Siamo sicuri che Marrocco ascolterà questo nostro campanello d’allarme e congelerà, se davvero è stata vinta da Giovanbattista Fontana, quella gara per il depuratore di Calvi. Se così non dovesse essere, beh, allora quella “trasparenza” che si sentiva in campagna elettorale era riferita solo ai vetri dietro ai quali si nascondevano personaggi pronti a vincere gli appalti in provincia di Caserta e anche nella legalitaria Calvi Risorta di Marrocco e maggioranza bella.
Rassegna Stampa
articolo di Vito Taffuri
da http://www.calvirisortanews.it/