CASERTA – I carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale di Lecce hanno eseguito in Puglia e in altre regioni italiane una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 16 persone, emessa dal gip del tribunale di Lecce Carlo Cazzella su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, con le accuse di associazione per delinquere, tratta e riduzione in schiavitu’ di persone, favoreggiamento dell’ingresso clandestino di stranieri e altri delitti. Al centro dell’indagine condotta dal Ros una organizzazione transnazionale costituita da italiani, algerini, tunisini e sudanesi che operava prevalentemente in Puglia, Sicilia e Calabria dedita alla tratta e allo sfruttamento lavorativo di clandestini provenienti da vari paesi africani. Sono indagati diversi imprenditori agricoli italiani che stilavano false attestazioni di assunzione, sfruttavano i migranti, sottopagati e sottoposti a condizioni di lavoro disumane. L’inchiesta ha riguardato le province di Lecce, Bari, Pisa, Caserta, Reggio Calabria, Palermo, Agrigento, Siracusa e Ragusa. Gli arrestati, al momento delle irruzioni dei carabinieri del Ros nelle abitazioni alle 3 di stanotte, non hanno opposto resistenza. Durante l’operazione, i carabinieri del Ros, dei Comandi Provinciali interessati e del Nucleo Ispettorato del Lavoro si sono avvalsi del supporto di elicotteri ed unita’ cinofile per la ricerca di droga, armi ed esplosivi. Tra gli altri reati contestati l’estorsione, la falsita’ materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, la falsita’ materiale commessa da privato, la falsita’ ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro.
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