Puc, i buontemponi scherzano: “Un melaiuolo al giorno leva la critica di torno” – Vietato parlare del clan Lubrano – Intanto cresce l’attesa per le presunte “bombe atomiche” del Consigliere comunale di opposizione Cesare Cuccaro in vista della riunione del 28 settembre 2015

Puc, i buontemponi scherzano: “Un melaiuolo al giorno leva la critica di torno” – Vietato parlare del clan Lubrano – Intanto cresce l’attesa per le presunte “bombe atomiche” del Consigliere comunale di opposizione Cesare Cuccaro in vista della riunione del 28 settembre 2015

PIGNATARO M. – C’è grande attesa a Pignataro Maggiore per il secondo incontro pubblico in materia di piano regolatore (ora denominato Puc, cioè Piano urbanistico comunale) fissato dal sindaco Raimondo Cuccaro per il 28 settembre 2015, alle ore 17, nell’aula consiliare (Polo “Franco Imposimato”, via Ferdinando IV di Borbone). I cittadini sono curiosi di sapere se finalmente il consigliere comunale di opposizione Cesare Cuccaro sgancerà davvero sul Puc quelle che dai suoi simpatizzanti sono state definite “bombe atomiche”, oppure se tutto finirà come nella prima riunione del 18 settembre 2015 allorché – nonostante la voluminosa e promettente cartella che accompagnava l’esponente politico locale – non esplosero nemmeno innocue miccette.

Comunque, i nostri pochi ma affezionati lettori non devono pensare che l’incontro del 18 settembre 2015 sia stato del tutto inutile; anzi, nell’occasione si è avuta la conferma della fondatezza della scherzosa battuta dei soliti buontemponi di piazza Umberto I secondo i quali “un melaiuolo al giorno leva la critica di torno”, allo stesso modo in cui, nel proverbio originale, “una mela al giorno leva il medico di torno”.

Ecco che cosa è avvenuto il 18 settembre 2015. Finita la riunione a tarallucci e vino, si erano formati i soliti capannelli; e noi di “Pignataro Maggiore News” che siamo ragazzi svegli ci eravamo avvicinati proprio al gruppetto dove c’era un signore che, a occhio e croce, sembrava arrabbiatissimo contro il nuovo Puc. Una parola tira l’altra e il signore in questione, facendo riferimento ad alcuni terreni, ne indicò i proprietari richiamando un’impronunciabile categoria: “Melaiuoli”. Aveva appena detto “melaiuoli”, l’incauto, che non riuscì ad aggiungere altro; un suo parente gli diede una botta alla schiena per farlo tacere e poi lo trascinò via come un sacco di patate (o forse un sacco di mele).

Quelli che tra i nostri affezionati lettori non sono di Pignataro Maggiore, famigerata città conosciuta quale “Svizzera dei clan”, sicuramente sono curiosi di sapere se l’effetto sarebbe stato lo stesso se il suddetto signore avesse  evocato – invece degli uomini delle mele, appunto i “melaiuoli” – i “bananieri”, o i “purtuallari”, i “pummarulari”, i “cocomerai” o i “melonari”. No, non sarebbe stata la stessa cosa, come ben sanno i nostri lettori pignataresi. Quali “melaiuoli”, infatti, vengono comunemente indicati gli esponenti della potente e sanguinaria famiglia mafiosa dei Lubrano, strettamente imparentati con i Nuvoletta di Marano di Napoli e alleati dei “corleonesi”. A Pignataro Maggiore basta fare un semplice riferimento ai Lubrano (ai “melaiuoli”) che subito c’è qualcuno che ti mette a tacere; da qui la battuta dei buontemponi: “Un melaiuolo al giorno leva la critica di torno”. Insomma, è questo il contesto in cui si parla di nuovo piano regolatore nella “Svizzera dei clan”. A nostro avviso, il sindaco Raimondo Cuccaro (ribattezzato Raimondo “Puc-caro” dai citati buontemponi) – visto il pericoloso clima esistente – farebbe bene a bloccare tutto. Di che cosa parliamo, se è vietato parlare degli interessi del clan Lubrano?

Puc-avviso

Rassegna Stampa

articolo di Rosa Parchi

da pignataronews.myblog.it

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