PIGNATARO M. – Le parole più che tradurre il reale, sulla bocca di Milo De Angelis sembrano avere un’esistenza propria. Un’esistenza che permette alle stesse, più che di interpretare la realtà, di plasmarla da punti di vista nuovi e che prospettano all’ascoltatore un “mondo diverso” da quello che il post modernismo propone e impone. Questa potrebbe essere una delle chiavi di lettura di chi ieri sera (25 maggio) ha avuto la fortuna di ascoltare la straordinaria lettura dell’”esistente” di Milo De Angelis, il più importante poeta italiano dei nostri giorni. Nello straordinario scenario della sala concerti dell’associazione “Amici della Musica”, immersa nello storico Palazzo Vescovile di Pignataro Maggiore, una folta platea ha avuto la fortuna di ascoltare dalla sua voce la descrizione di un quadro della realtà, dipinto con sfumature rare e originali. I giudizi su importanti fenomeni sociali e su argomenti di grande interesse come il futuro della lingua italiana, hanno catturato l’attenzione dei presenti, divertiti anche dalla sua sottile ironia. Un salto nella semplicità del passato e uno sguardo sul futuro, che non può non far riflettere una società che ha delegato la propria educazione linguistica e, più in generale, culturale alla televisione e al trash della gran parte dei media.
Il dibattito è stato coordinato con la solita passione – derivante da un grande amore per la poesia -dal presidente della storica associazione pignatarese, Giuseppe Rotoli, e da Giovanni Nacca, ideatore della manifestazione. Entrambi hanno cercato di stimolare il giudizio del noto poeta su tematiche di grande rilevanza, ponendo domande pertinenti e ficcanti. Ogni intervento dei relatori è stato accompagnato dalla lettura delle poesie di De Angelis, fatta da Katia Mercone. La realizzazione dell’evento è stata possibile anche grazie alla collaborazione della Libreria Mondadori del Centro Commerciale Campania di Marcianise e alla supervisione tecnica di Tommaso Bovenzi.