PIGNATARO M. – È destinata a suscitare grande attenzione pure a Pignataro Maggiore la vicenda giudiziaria che sta interessando l’isola d’Ischia e che grande spazio ha avuto sui giornali e sui siti Internet. Tra gli indagati, infatti, secondo quanto riferito dalla stampa, vi sarebbe anche un magistrato molto conosciuto, il dottor Maurizio Stanziola, tra l’altro presidente della quinta sezione della Corte d’Appello di Napoli, quella che ha assolto (sentenza diventata definitiva) l’ex sindaco di Pignataro Maggiore, Giorgio Magliocca, dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e omissione di atti d’ufficio con l’aggravante camorristica.
Sui fatti ischitani noi non abbiamo documenti o informazioni di prima mano (né siamo in grado di fornire alcuna conferma o smentita delle relative cronache), però in Internet i nostri pochi ma affezionati lettori possono trovare tutto quanto è necessario per farsi un’idea della complessa questione. Segnaliamo, in particolare, un articolo a firma di Pasquale Raicaldo pubblicato dal quotidiano “la Repubblica”, edizione di Napoli, in data 9 ottobre 2015, con il titolo: “Corruzione, 5 misure cautelari a Ischia: coinvolta il consigliere regionale Maria Grazia Di Scala (Fi)”, sommario: “In carcere il tenente della polizia municipale di Barano d’Ischia, Antonio Stanziola. Indagato il sindaco di Barano e un magistrato della Corte di Appello”. Si legge, tra l’altro, nell’articolo di “Repubblica”:“Anche un magistrato, il presidente della quinta sezione della Corte di Appello di Napoli, Maurizio Stanziola, risulta indagato dalla procura della Repubblica di Roma, in un procedimento parallelo con quello su Barano d’Ischia, nato proprio nel corso delle indagini dei carabinieri e della procura di Napoli a carico del tenente della Polizia Municipale, Nicola Antonio Stanziola, arrestato in mattinata e cugino del magistrato. Stanziola – membro anche della commissione Tributaria – ha ricevuto un’informazione di garanzia per corruzione in atti giudiziari in concorso con il cugino Nicola Antonio Stanziola. Secondo alcune indiscrezioni i fatti oggetto di indagine risalgono al 2013-2014, quando il tenente Stanziola, rivestendo la carica di dirigente dell’ufficio tecnico al Comune di Barano d’Ischia ricevette la richiesta dal cugino magistrato in merito ad alcuni permessi per una stradina di accesso alla sua villetta su via Maronti a Testaccio (Barano d’Ischia). In cambio il tenente Stanziola – monitorato dai carabinieri – chiese un interessamento in ordine ad un ricorso pendente in Commissione Tributaria a carico di un odontotecnico, suo amico, sanzionato dalla Guardia di Finanza. Successivamente il ricorso fu annullato. Sulla base di tali fatti la procura della Repubblica di Roma ha messo sotto inchiesta il magistrato napoletano che ha ricevuto informazione di garanzia”. –
Naturalmente, pure per il magistrato Maurizio Stanziola – come per tutti i cittadini italiani e come è stato anche per l’ex sindaco Giorgio Magliocca – vale la presunzione d’innocenza costituzionalmente sancita e garantita.
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it