PASTORANO – L’opinione pubblica pastoranese da un paio di mesi è in attesa di sapere a che punto è l’iter per la realizzazione di un impianto per la raccolta dei rifiuti a Pastorano da parte della Di Nardi Holding Industrial, società appartenente a una famiglia in passato molto vicina all’ex presidente del Consorzio unico di bacino per la raccolta dei rifiuti, Antonio Scialdone. Soprattutto dopo che il progetto ha ricevuto una grossa spinta dal Consiglio di Stato. Nella seduta del 26 agosto 2015, infatti, la prima sezione ha respinto il ricorso straordinario presentato al Presidente della Repubblica da parte del Comune di Pastorano per l’annullamento delle risultanze della Conferenza dei servizi del 15 giugno 2012, nel corso della quale l’Ente pastoranese era stato l’unico ad opporsi al progetto.
La vicenda prende avvio nel novembre del 2011, quando i Di Nardi presentarono la richiesta di autorizzazione unica alla Regione Campania per la realizzazione di un opificio per il trattamento di rifiuti non pericolosi. Visto il dissenso del Comune di Pastorano, i funzionari di Palazzo Santa Lucia inviarono gli atti al Consiglio dei Ministri, attivando le procedure per una nuova conferenza dei servizi. L’esecutivo, con delibera del 15 giugno 2012, decise che, assicurate le prescrizioni impartite, sussistevano le condizioni per procedere alla realizzazione dell’impianto.
A quel punto il Comune si rivolse alla Presidenza della Repubblica con un ricorso che questa volta – per conto della massima carica dello Stato italiano – è stato valutato dal Consiglio di Stato. Quest’ultimo (con parere del 26 agosto 2015), ammettendo che le valutazioni sostanziali possono essere formulate in questo caso soltanto dal Consiglio dei Ministri e che il tribunale amministrativo può soffermarsi soltanto sugli aspetti formali, rileva che “il dissenso espresso dal Comune di Pastorano, benché legittimamente espresso, è stato superato dal riesame degli interessi in giuoco svolto dall’organo di ultima istanza, il quale ha ritenuto di preminente interesse la realizzazione dell’impianto, fornendo, direttamente o per relationem, idonea motivazione sul punto”. Per questi motivi ha respinto il ricorso e dato il via libera ai Di Nardi per l’ottenimento dell’autorizzazione unica e per la realizzazione del progetto.
Ecco il parere del Consiglio di Stato: Consiglio di Stato – Pastorano – Dhi
Red.