AGRO CALENO – Gli Iavazzi ci hanno riprovato a neutralizzare totalmente l’interdittiva antimafia emessa il 13 agosto scorso dalla Prefettura di Caserta e tutti gli atti consequenziali, ma il tentativo si è rivelato un buco nell’acqua. Il legale della società casertana, l’avvocato Luigi Adinolfi, ha presentato la richiesta di misure cautelari monocratiche contro: l’interdittiva antimafia, gli atti di risoluzione degli appalti con vari Comuni casertani e napoletani, e il commissariamento della società. Nello specifico si chiedeva l’annullamento attraverso la sospensione dell’efficacia dei summenzionati atti (che potete leggere anche nel decreto pubblicato di seguito), tra i quali vi sono quelli emessi dai Comuni di Calvi Risorta, Pastorano e Sparanise.
Con decreto del 30 settembre scorso, il presidente della prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, in seduta monocratica, ha rilevato che: “non si ravvisa nella specie il requisito dell’estrema gravità ed urgenza, tenuto conto che la proposta istanza cautelare verrà collegialmente trattata alla Camera di Consiglio del 21 ottobre 2015”. Per questo motivo ha respinto la domanda cautelare e ha rinviato il tutto alla seduta collegiale fissata tra poco più di una settimana.
Nel decreto il nome della società è omesso, ma è facilmente rinvenibile dagli atti citati.
Red.