BELLONA – “Il triangolo no, non l’avevo considerato” cantava Renato Zero. Probabilmente non era stato considerato nemmeno dal Comune di Bellona, il quale si trova a dover affrontare delicate vertenze in un triangolo con due società che si occupano di rifiuti: la Esogest Ambiente srl e la Ilside srl.
Il 10 settembre scorso lo storico legale della famiglia Sorbo, l’avvocato Giovanni Nacca, ha presentato un ricorso ingiuntivo con il quale chiede al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere di emettere una ingiunzione di pagamento a carico di Comune di Bellona per la somma di € 687.285,15, in forza di un atto di cessione del credito originariamente vantato dalla Esogest Ambiente srl. L’Ente, come è ovvio, si rifiuta di corrispondere la cifra e per questo ha deciso di fare opposizione. Sarà l’avvocato Raffaele Russo di Vitulazio a rappresentare il Comune in giudizio, in virtù dell’incarico che gli è stato affidato dalla Giunta comunale bellonese con la delibera numero 76 del 12-10-2015.
Si ricorda che la stessa Esogest era stata coinvolta, con il Comune di Bellona e l’Ilside, in quello che abbiamo precedentemente definito un triangolo. Dopo il rogo in località Ferrazzano, infatti, il Comune di Bellona, di fronte all’inoperosità dell’Ilside, la quale tardava a mettere la zona in sicurezza, intervenne affidando all’Esogest il compito di bonificare l’area. Esogest che – per una strana congiunzione astrale – tra il 10 maggio 2013 e l’11 settembre2013 hacondiviso la sede legale in località Torre Lupara proprio con l’Ilside srl. Quest’ultima in quel periodo aveva trasferito la propria sede presso gli stabilimenti del gruppo Sorbo e Francesco Passaro, amministratore della Gesia (altra società del gruppo Sorbo, la quale oggi si occupa della raccolta dei rifiuti nel comune di Bellona), ne era diventato amministratore unico pro tempore.
Il Comune di Bellona, giustamente, ha preteso la restituzione dei soldi pagati per la bonifica. L’Ilside, invece, ha prima chiesto l’annullamento al Tar delle ordinanze che imponevano il risanamento dell’area interessata dall’incendio, e successivamente, con atto di citazione presentato al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, di “accertare l’inesistenza del diritto di credito vantato dal Comune nei confronti della società, nonché per far accertare e dichiarare la responsabilità del Comune di Bellona nella produzione di tutti i danni subiti dalla Ilside srl in conseguenza dell’attività illegittima dell’amministrazione comunale, oltre ad ulteriori richieste”.
Ora lo storico legale dei Sorbo (Nacca), per conto della società che ha acquisito i crediti della Esogest Ambiente srl (la storica società dei Sorbo), chiede il pagamento dei crediti nel Comune che ha affidato il servizio di gestione dei rifiuti alla Gesia (altra società del gruppo Sorbo). Insomma, anche qui un triangolo che si ripete (Nacca-Esogest-Gesia) e che il Comune non sembra aver considerato.
Red.