BELLONA – “L’uso di trappole, lacci per la cattura di cinghiali e dei richiami acustici elettromagnetici con l’amplificazione del suono, integra il reato di caccia con mezzi vietati, ed è per questo che il Comandante col. Mongillo, ha deciso di incrementare i controlli in materia venatoria impiegando personale qualificato al fine di contrastare questa tecnica illegale di cattura e abbattimento del selvatico ormai diffusa tra i cacciatori”.
In questo primo mese di attività venatoria, gli agenti della Polizia Provinciale hanno controllato diverse centinaia di cacciatori, elevando svariate sanzioni amministrative, disinnescando e rimuovendo trappole perla cattura di cinghiali, nonchè una ventina di richiamami acustici vietati dalle leggi che regolano la caccia, nel caso specifico delle quaglie, inoltrando alla Procura della Pepubblica di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord le rispettive notizie di reato
Si dirà che i cacciatori sono una cosa, e i bracconieri un’altra, certo, ma va da sé che l’uso di queste apparecchiature clandestine alla fine giova, per un verso o per l’altro, ai patiti della caccia, regolare o meno che sia. E chi ci rimette le penne, è il caso di dire, è sempre la selvaggina.
I ritrovamenti dei richiami acustici sono stati compiuti nelle campagne dei comuni di Bellona, Capua, Castelcampagnano, Caiazzo, Pontelatone, Piana di Monte Verna, Marcianise, Maddaloni, Grazzanise, San Tammaro, Villa di Briano, Valle di Maddaloni e San Felice a Cancello nel cuore del Parco Regionale del Partenio, cioè 12 comuni su 104.
Gli agenti hanno individuato i punti da cui provenivano i ripetuti versi artificiali e con molta pazienza, hanno scoperto i nascondigli dei richiami.
Due le unità della Polizia Provinciale impegnate e centinaia di chilometri percorsi per quella che può definirsi una vera e propria “azione di bonifica” di una piccola parte del territorio della Provincia di Caserta disseminato dai congegni a funzionamento elettromagnetico adatti al richiamo delle quaglie di passo autunnale. Le attrezzature, costituite da timer, batterie, registratori e altoparlanti esterni, che riproducono fedelmente il verso delle quaglie,
sono state disinnescate e rimosse per evitare che i volatili attratti dal suono diventassero facile bersaglio di caccia.
C.S.