PIGNATARO M. – La politica pignatarese, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, comincia a scaldare i motori. Nel deserto di proposte, idee e uomini, ricominciano ad agitarsi i soliti noti, sulla scena da almeno venti anni. In attesa di capire chi tra gli attuali amministratori vorrà caricarsi della pesante e scomoda eredità dell’esecutivo cittadino, l’estrema destra batte il primo colpo. Sull’edizione odierna (15 novembre) della “Nuova Gazzetta di Caserta”, in una intervista l’ex sindaco Giorgio Magliocca riferisce di aver lanciato la sua candidatura a primo cittadino in una riunione che si è tenuta domenica scorsa nell’ex sede di Alleanza Nazionale, in piazza Umberto I a Pignataro Maggiore.

Consigliere comunale già nel 1998 e sindaco nel 2002 e nel 2006, il delfino di Gianni Alemanno tenterà di riprendere quota (politicamente parlando) dopo la lunga vertenza giudiziaria dalla quale è uscito con una assoluzione definitiva dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa – pur dovendo incassare la conferma delle cene con Raffaele Lubrano (detto “Lello”).

Nella lista dei possibili candidati a sindaco, Magliocca mette un rappresentante dell’attuale Amministrazione comunale (non il sindaco Raimondo Cuccaro, perché secondo l’ex alleanzino non si ricandiderà) e il suo ex vicesindaco Piergiorgio Mazzuoccolo. Con quest’ultimo – a detta di Magliocca – le posizioni sarebbero molto distanti, tanto che il Consigliere comunale di opposizione starebbe preparando una propria lista trattando con elementi che alle scorse elezioni avrebbero fatto parte della lista “La Svolta”. La strada per ricomporre la frattura, sostiene l’ex sindaco, sarebbe rappresentata dalle primarie, uno strumento che potrebbe servire a coinvolgere altre forze politiche, anche di sinistra. L’ipotesi, a quanto pare, avrebbe però lasciato indifferente l’attuale capogruppo di minoranza, determinato ad andare avanti per la propria strada.

Red. Pol.