NAPOLI – Quando gli strumenti sono innovativi e gestiti da professionisti e gli operatori sono messi nelle condizione di svolgere il loro lavoro, persino in Campania si possono raggiungere risultati eccezionali. Ieri, 16 novembre, si sono concluse le operazioni di presentazione dei Piani di zona degli Ambiti sociali della Regione. «Per la prima volta – rivela il dottor Antonio Florio, coordinatore dell’Ambito sociale S10 di Sala Consilina, in provincia di Salerno – è stato coperto il 98,34% di popolazione: 56 ambiti su 57 sono riusciti a presentare il Piano di zona, nonostante molti Comuni fossero commissariati; l’unico che non l’ha presentato è l’ambito sociale Avellino 04. “Campania Sociale” (https://sis.campaniasociale.org/), il grande progetto di trasparenza, correttezza tecnica e capacità vera di tutti gli attori coinvolti nel welfare, si può dire che sia una realtà. Florio, a capo dell’Abito capofila del progetto, è soddisfatto per i risultati raggiunti e ringrazia lo staff tecnico che ha collaborato con l’ambito sociale S10 per il funzionamento del “SIS” (Sistema Informativo Sociale regionale), fornendo supporto e collaborazione agli ambiti nella pianificazione delle attività dei Piani di zona. Coì l’ingegnere informatico Giovanni Caliendo, membro dello staff tecnico di “Campania Sociale”: «Ora, i cittadini possono sapere cosa è stato progettato per loro e i progettisti sociali, analizzare il territorio di riferimento e individuare i servizi da attuare, partendo dal Singolo comune (piccolo o grande che sia) per giungere all’Ambito e alla Regione. Personalmente, il progetto “Campania Sociale” mi ha convinto che le tecniche di Project management possono essere utilizzate con la fantasia dei campani, anzi penso sia meglio: abbiamo raggiunto il massimo addirittura prima della scadenza». Qualche curiosità: il primo a concludere le operazioni di presentazione è stato il comune di Napoli, sebbene abbia dovuto concordare i documenti socio-sanitari con ben 10 distretti sanitari diversi. L’ultimo piano di zona presentato, ma entro i limiti, è stato l’ambito C01 di Caserta; il nuovo coordinatore (giunto dalla Puglia), nonostante i tempi brevi a disposizione, è riuscito a effettuare una adeguata programmazione dei servizi sociali.
C.S.