CALVI R. – Nonostante il governo avesse promesso la fine delle proroghe e l’avvio delle strutture dal 31 marzo 2015, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) – strutture che dovrebbero sostituire gli Opg – ancora non sono funzionanti. Tra questi c’è quello di Calvi Risorta per il quale era stata annunciata l’apertura il 31 agosto scorso. Secondo notizie di questi giorni, i venti ex utenti dell’Opg dovrebbero arrivare nel comune caleno a metà dicembre.
I ritardi e vari ricorsi al Tar avevano di fatto rinviato l’apertura delle Rems. In Campania a fine giugno avevano aperto i battenti le strutture provvisorie di Mondragone con 8 posti letto e di Roccaromana con 20 posti letto. A distanza di quasi cinque mesi, almeno per quanto riguarda i pazienti campani, il trasferimento è stato previsto entro la metà del mese corrente.
I ricoverati nell’ex opg di Aversa a marzo erano passati da103 a96 aseguito di alcune dimissioni/scarcerazioni di detenuti / pazienti da parte dell’autorità giudiziaria. Di questi 96 pazienti, stando ai dati forniti dalla dirigenza del “Saporito” (lo storico istituto aversano), 35 erano di competenza della Regione Campania, mentre i rimanenti 61 provenivano da Lazio, Abbruzzo e Molise. Da allora a oggi la situazione è sensibilmente migliorata. Queste ultime due regioni hanno incamerato i propri pazienti.
Al momento vi sono in totale 42 ospiti di cui 20 laziali e 22 campani. Laziali che sono stati assegnati alla Rems di Palombara Sabina, che, però, non ha posto per loro. Come sottolineato dagli addetti ai lavori, si è dato il via alle dismissioni senza predisporre le strutture alternative, facendo un discorso praticamente al contrario di quello che doveva essere secondo logica. Per quanto riguarda i campani, a essere interessate sono due province: Caserta e Avellino. A Calvi, Mondragone e Statigliano, si dovrebbero aggiungere San Nicola Baronia, in provincia di Avellino a inizio dicembre (era prevista per maggio scorso), e Vairano Patenora, con altri 12 posti.
Red.