PASTORANO – A Pastorano molti cittadini – primo fra tutti il sindaco Giovanni Diana – sostengono che le mansioni dell’ufficio tecnico comunale vengono svolte in modo irreprensibile grazie al diligente lavoro dell’influente Luigi D’Onofrio. Il geometra – si dice in paese – sarebbe dedito ai compiti professionali a tal punto da dimenticare perfino le questioni personali. Le ideali medaglie di dirigente stacanovista – si sente dire – se le sarebbe guadagnate in occasione della redazione del Piano urbanistico comunale.
Investito dall’Amministrazione comunale del ruolo di responsabile del procedimento, D’Onofrio si è dedicato anima e corpo all’iter del Puc per quasi due anni, dimenticando perfino un particolare molto importante: in quanto possessore di terreni e di stretto parente di persone che hanno dei beni a Pastorano, il capo dell’Utc non avrebbe potuto occuparsi del documento urbanistico per manifesto conflitto di interessi. Proprio per questo il 31 ottobre 2014 harinunciato all’incarico, spalancando le porte all’arrivo del commissario ad acta, l’architetto Antonio Del Monaco, nominato dal presidente della Provincia di Caserta.
La forzata privazione dell’incarico, però, sembrerebbe ricompensata da un autentico “miracolo”, probabilmente frutto di una sconosciuta predestinazione divina. Dei terreni che gli erano costati il ruolo di responsabile del procedimento, grazie al nuovo Puc, muteranno fatalmente destinazione e da agricoli dovrebbero diventare edificabili, facendo felice – supponiamo – il buon D’Onofrio (e i suoi figli).
I terreni in questione dovrebbero essere – secondo quanto si dice – quelli riportati nel foglio di catasto numero 4 alle particelle numero 5581, 5582, 5583 e 5584; i quali appartenevano per 2/6 al geometra, per 2/6 a sua sorella Carmela e per altri 2/6 sempre al tecnico comunale in comunione dei beni con la moglie, Maria Cristina Ruotolo. Si tratta di 5430 mq di fondi con destinazione urbanistica denominata “zona verde per parco pubblico“, salvo 80mq di zona B con indice di fabbricabilità 1,5 mc/mq. Tali beni, con atto di “divisione e donazione” del 9 aprile 2015 – redatto dal notaio Giuseppe Stella di Arienzo – sono stati divisi: ai coniugi D’Onofrio sono andate le particelle numero 5581, 5582 e 5584, mentre alla signora Carmela D’Onofrio è andata la sola particella 5583. Nella stessa sede – probabilmente pervasi dal religioso amore per il prossimo – il responsabile dell’Utc e la consorte hanno donato i loro fondi ai figli Carmen e Angelo (la particella 5582 alla prima e la particella 5581 al secondo, mentre la numero 5584 è stata divisa tra i due rampolli).
A sorpresa, come abbiamo accennato sopra, quello che doveva essere un fardello – visto il valore di un terreno con quella destinazione – molto presto potrebbe trasformarsi in un gradito regalo per i due figli del tecnico comunale. Secondo le norme tecniche di attuazione del redigendo Puc, infatti, la zona che dovrebbe comprendere anche quei fondi, dovrebbe vedere innalzato l’indice di fabbricabilità da1,5 a1,8 mc/mq e aumentata la volumetria di 4.086 mc. In pratica, chi possiede in quell’area un lotto minimo di 500 mq potrà costruirsi una abitazione di tre piani (fuori terra) per un’altezza complessiva di10,5 metri.
L’inaspettato dono porta la firma del commissario ad acta e dall’architetto Romano Bernasconi, redattore del Piano urbanistico scelto con determina del settore tecnico – guidato proprio da D’Onofrio – numero 26 del 24 gennaio 2013. Quest’ultimo, recependo la volontà politica dell’Amministrazione comunale e le osservazioni dei cittadini (tra le quali non compaiono assolutamente né quelle del responsabile dell’Utc né di qualsiasi suo familiare), ha voluto valorizzare in questo modo anche la zona circostante la principale chiesa pastoranese. Anche se gli elaborati progettuali della proposta di Puc – protocollati in data 26-11-2014 e pubblicati dal 15-06-2015 al 14-08-2015 – sono tutti datati luglio 2014 e recano il nome del buon D’Onofrio, nessuno si sognerebbe di interpretare la coincidenza come un qualcosa di diverso dalla predestinazione divina che avrebbe colpito il responsabile dell’Utc, da sempre un professionista dotato di etica professionale quasi calvinista.
Red. Cro.