SPARANISE – E´ ancora emergenza rifiuti a Sparanise. Per l´ennesima volta la ditta appaltatrice del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e di spazzamento non paga gli stipendi ai dipendenti che da ieri sono in stato di agitazione. Naturalmente i rifiuti restano per strada e gravi sono le conseguenze per i cittadini di Sparanise sotto il profilo igienico-sanitario. Sulla vicenda è intervenuto il consigliere comunale Salvatore Piccolo il quale ha affermato ha reso noto quanto segue.
“Quest´ennesima crisi dei rifiuti, con la ditta affidataria che non paga gli stipendi, non è spiegabile. Tempo fa ebbi notizia che il sindaco di Sparanise si recava presso la sede della ditta che gestisce i rifiuti, in Pastorano, lasciando la propria autovettura non nel parcheggio della ditta stessa, ma nel parcheggio adiacente ad un ristorante-bar della zona. Ho presentato una interrogazione dove ho anche denunciato tante altre anomalie quali quella che la ditta non pagasse con regolarità gli stipendi ai dipendenti di Sparanise e che quindi non pagando gli stipendi verosimilmente non avesse pagato neppure i contributi previdenziali con la conseguenza che tale problematica doveva compromettere il Documento Unico di Regolarità Contributiva che è un certificato unico che attesta la regolarità di un´impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali.”
Per legge il DURC deve essere in regola al momento dei pagamenti ed in mancanza l´ente pubblico non può pagare le rispettive somme. Anche un appalto non può essere assegnato se manca il DURC, in caso contrario si deve procedere alla revoca. Nel caso di Sparanise dal 31 dicembre dell´anno scorso l´affidamento dell´appalto viene operato direttamente dal sindaco con una ordinanza, reiterata con cadenza periodica, senza gara d´appalto, che costa alle casse del Comune l´enorme somma di euro 140.700,00 al trimestre.
“Nel rispondere alla mia interrogazione il sindaco nel confermarmi la circostanza che si era recato effettivamente presso la ditta dei rifiuti, Esogest Ambiente, in Pastorano località Torre Lupara e che effettivamente aveva lasciato la propria autovettura, non presso il parcheggio dell´azienda, ma in un parcheggio adiacente di un bar-ristorante, ha affermato che la ditta in questione quando ha ricevuto le ulteriori ordinanze di affidamento era già in mora con i dipendenti.”
Dai documenti è anche emerso che il Comune di Sparanise ha ulteriori debiti nei confronti della citata ditta per la somma di euro 257.190,15. Probabilmente debiti fuori bilancio. Sia l´interrogazione che la risposta sono state trasmesse anche al Prefetto di Caserta. Quello che colpisce nella vicenda oltre alla circostanza che un sindaco anziché ricevere nel proprio ufficio istituzionale un´azienda appaltatrice si reca presso la sede dell´azienda, con particolari modalità (lasciando la propria autovettura nel parcheggio di un bar-ristorante), è il fatto che nonostante l´evidenza della irregolarità amministrativa dell´appalto quanto meno per mancanza del DURC alla ditta in questione il sindaco ha continuato ad assegnare, ancora in epoca recente l´appalto, senza gara pubblica nonostante la rilevanza economica delle somme in questione, alla medesima ditta.
” Eppure dopo la mia interrogazione nella quale sostanzialmente facevo rilevare queste anomalie, l´appalto con ordinanza n.35 del 20/04/2012 viene revocato alla ditta in questione perché “non in regola con il DURC”, successivamente dopo pochi giorni lo stesso sindaco emette una nuova ordinanza la n.37 del 24/04/2012 che affida nuovamente e sino al 30/05/2012 il servizio alla ditta Esogest Ambiente. Nel frattempo con determina firmata dal responsabile del servizio ambiente Fusco e controfirmata dal responsabile dei servizio finanziari in data 20/04/2012 il Comune di Sparanise versa direttamente all´INPS la somma di euro 46.986,00 che invece sarebbe stata dovuta alla Esogest per le prestazioni effettuate a Sparanise certificando ulteriormente la mancanza dei requisiti di regolarità contributiva. A questo punto occorre chiedersi perché allora si affida nuovamente il servizio alla ditta in questione? Queste domande non è più possibile rivolgerle al sindaco proprio perché già è stato interrogato e nonostante questo ha continuato ad emettere ordinanze.” Chiederò risposte al prefetto ha aggiunto Piccolo.
Naturalmente in un paese normale il sindaco o quantomeno l´assessore al ramo dovrebbero rassegnare immediatamente le dimissioni, “ma a Sparanise il Comune al sindaco oltre ad una cospicua indennità mensile versa anche i contributi previdenziali di ragioniere commercialista ed allora credo che il sindaco farà finta di nulla e resterà sempre più inchiavardato alla poltrona”, ha concluso Piccolo.
C.S.