PIGNATARO M. – Sgarbo del sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, ai danni dei vigili urbani Gianfranco Bovenzi e Francesco Bovenzi nell’ambito dell’infornata di nuovi gradi assegnati ai due appena citati agenti della polizia locale e al comandante Alberto Parente. I nuovi
gradi sono un atto dovuto, da parte del sindaco, in ossequio alla vigente normativa regionale; non si tratta, insomma, di un regalo clientelare ai vigili urbani ad opera della maggioranza politico-amministrativa di Palazzo Scorpio. Con i decreti contrassegnati dai numeri 13 e 14 del 27 novembre 2015 e 15 del 30 novembre 2015, il sindaco ha conferito il grado di maggiore al comandante Alberto Parente (che era capitano), di maresciallo capo a Gianfranco Bovenzi (già maresciallo ordinario) e di luogotenente a Francesco Bovenzi (già maresciallo maggiore).
Ma quella che doveva essere una semplice pratica per un atto dovuto si è trasformata in un altro motivo di disagio tra i dipendenti comunali. Il sindaco, infatti, nel decreto numero13 hatenuto a sottolineare che il dottor Alberto Parente, neo-maggiore, “svolge le proprie funzioni con abnegazione e lodevole senso del dovere”, mentre nei decreti 14 e 15 (relativi, come si è detto, al neo-maresciallo capo Gianfranco Bovenzi e al neo-luogotenente Francesco Bovenzi) non c’è la stessa attestazione di stima istituzionale, ma freddezza burocratica. Davvero uno sgarbo inspiegabile, quello del sindaco.
Pubblichiamo in coda a questo articolo i citati tre decreti del sindaco di Pignataro Maggiore: il numero 13 (con elogi al maggiore Alberto Parente, comandante, e solo per lui) e i numeri 14 e 15 (senza elogi per il maresciallo capo Gianfranco Bovenzi e per il luogotenente Francesco Bovenzi).
Rassegna Stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it