Decreto pro-inceneritori, Fare Verde Campania: “Galletti ci ripensi”

Decreto pro-inceneritori, Fare Verde Campania: “Galletti ci ripensi”

NAPOLI – Anche la Campania, ci dice Giuseppe Solla Presidente Regionale di Fare Verde Campania, sarà una delle regioni dove si vorrà costruire un nuovo inceneritore, ma attualmente  rifiuti campani da destinare all’incenerimento risulterebbero pari a 627 mila tonnellate all’anno. L’inceneritore di Acerra attualmente ha un regime di smaltimento di 700 mila tonnellate all’anno, un dato che dimostrerebbe l’inutilità della costruzione di  uno nuovo. Non ha senso, continua Solla,  prevedere ulteriori capacità di trattamento termico dei rifiuti tenuto conto, della controtendenza Europea che punta al recupero e riciclaggio, ed in ragione della limitata compatibilità sociale della realizzazione degli impianti ed in considerazione dei tempi di costruzione stimabili in non meno di 4/5 anni. La nuova versione del Decreto pro-inceneritori delude Ambientalisti e Comitati che scrivono al Ministro Galletti evidenziando errori e incongruenze della bozza destinata alla Conferenza Stato-Regioni “Il Ministro Galletti ci ripensi. Noi pronti a dare il nostro contributo”. Zero Waste Italy, Fare Verde, Greenpeace, Legambiente e WWF Italia chiedono un confronto per “procedere sulla strada della riduzione dei rifiuti, del recupero e riuso dei materiali”

“La nuova Bozza di Decreto, pur riducendo gli inceneritori strategici da 12 a 9 conferma gli assunti erronei pro-inceneritori di quello precedente, a partire da quello principale e più marcatamente sbagliato: pretrattamento dei rifiuti urbani residui (RUR) = incenerimento”, “Si continua a puntare sull’incenerimento quando l’andamento della produzione di rifiuti solidi urbani è da anni in calo. E la bozza di decreto presuppone che per corrispondere alle necessità di trattamento del rifiuto, obbligo previsto dalla Direttiva 99/31 sulle discariche, sia necessario far passare il RUR attraverso sistemi di trattamento termico. Ma non è così, e lo ribadiamo al Ministro dell’Ambiente Galletti, che con questo assunto testimonia il suo sbilanciamento a favore dell’incenerimento, in contrasto con le sue dichiarazioni pubbliche”; La recente approvazione del ‘Collegato ambientale alla Legge di Stabilità 2014’ da parte del Parlamento italiano prevede una serie di interventi che vanno in assoluta controtendenza rispetto a questa bozza di DPCM, con ulteriori misure sulla prevenzione, il ritorno del vuoto a rendere, la promozione del compostaggio di comunità, lo stop al divieto del conferimento in discarica dei rifiuti ad alto potere calorifico ecc., misure che rendono ancor più macroscopici gli errori di impostazione della Bozza. Invitiamo il Ministro dell’Ambiente Galletti a ripensarci, aprendo un confronto vero per definire strategie e strumenti operativi che consentano davvero di procedere sulla strada della riduzione dei rifiuti, del recupero e riuso dei materiali e dello smaltimento della quota residua dei rifiuti in linea con le normative e gli scenari europei. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo di idee ed esperienze

C.S.

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