Morte Gazzelloni: nell’udienza di ieri sentito un tecnico della Procura della Repubblica

Morte Gazzelloni: nell’udienza di ieri sentito un tecnico della Procura della Repubblica

CAMIGLIANO – Nella mattinata di ieri si è svolta una nuova udienza del processo che vede imputato un ragazzo per omicidio colposo: era alla guida di un motorino che finì fuori strada, provocando la morte di un suo coetaneo. I fatti risalgono al 2009, quando Giuseppe Santoro era in sella al suo motorino con Vittorio Gazzelloni. All’improvviso, lungo una strada interpoderale,  spuntò improvvisamente una automobile da una traversa e il ragazzo non fece in tempo a frenare. Il veicolo sterzò per poi finire rovinosamente a terra. Gazzelloni cadde sull’asfalto sbattendo violentemente la testa. Venne immediatamente trasportato in ospedale, ma per lui non ci fu niente da fare. A distanza di tre anni, al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è aperto il processo a carico del giovane che guidava lo scooter. Secondo la Procura il centauro avrebbe percorso quella strada di campagna ad una velocità troppo sostenuta, non riuscendo così a frenare in tempo. Nel corso della udienza di ieri è stato ascoltato un consulente tecnico dell’accusa, il quale ha confermato che la sua relazione si basa sulle testimonianze raccolte sul posto e non su rilievi tecnici, visto che all’epoca non ve ne furono. Nel corso della prossima seduta verrà ascoltato un altro teste dell’accusa. (f.c.c.)

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