“La prima idea di Anna, io l’ho avuta vent’anni fa, mentre ero in spiaggia e ho visto dei bambini da soli. Ho immaginato di essere un alieno che arriva sulla Terra e che, magari, non sa che i bambini e gli adulti appartengono alla stessa specie, e che i secondi sono l’evoluzione dei primi, ma pensa che siano due specie che convivono. Mi sono chiesto cosa sarebbe accaduto se io avessi tolto gli adulti ai bambini. Cosa avrebbero fatto i bambini, dai 0 ai 14 anni, rimasti soli? Però mi sembrava troppo difficile raccontarlo, oltre al fatto che non riuscivo a trovarvi un protagonista. E’ per questo che mi sono trascinato questa storia per anni. Poi, durante un viaggio in Sicilia, ho capito che quella terra era adatta per dare, finalmente, un luogo al racconto.”
E’ così che Niccolò Ammaniti ha parlato dell’ispirazione dalla quale è nato il suo ultimo romanzo, Anna, pubblicato pochi mesi fa.
E’ una storia di fantascienza, ambientata nella Sicilia del 2020, dove una terribile epidemia, la Rossa, uccide tutte gli adulti, lasciando vivi soltanto gli Under 14. Fra questi vi è Anna, la protagonista, che, dopo la morte della madre, si ritrova sola con il fratellino Astor e vuole proteggerlo da ogni pericolo.
Anna ha solo l’aiuto del Quaderno delle Cose Importanti lasciato dalla madre con tutte le istruzioni sulle cose da fare dopo la sua morte. (“Figli miei adorati, vi amo tanto. Tra poco la vostra mamma non ci sarà più e ve la dovrete cavare da soli. Siete bravi e intelligenti e sono sicura che ce la farete. Vi lascio in questo quaderno delle indicazioni che vi aiuteranno ad affrontare la vita e a evitare i pericoli. Tenetelo con cura e ogni volta che vi verrà un dubbio apritelo e leggete. Anna, tu devi insegnare a leggere anche ad Astor, così potrà consultarlo da solo.”)
Anna e Astor iniziano, così, il loro “viaggio della speranza”, alla ricerca dei vari rimedi per sconfiggere la Rossa, fino alla decisione di provare a raggiungere la Calabria perché, lì, sono sicuri di trovare “i Grandi”, che sapranno cosa fare.
Fra i vari personaggi che i due fratelli conosceranno, spiccano Cucciolone, il cane che sarà loro fedele fino alla fine, e Pietro, un ragazzino che è alla ricerca di un preciso modello di scarpe che gli daranno l’immunità dalla Rossa.
E’ proprio con Pietro che Anna ha un forte legame, un qualcosa di indefinito, un amore platonico e ingenuo come solo quello tra due ragazzini sa essere. (“Il solo pensiero che Pietro volesse abbandonarla la terrorizzava. Non poteva immaginarsi di nuovo da sola. Che cosa le stava succedendo? Non aveva mai avuto bisogno di nessuno e adesso dipendeva da quel minchionaccio. Il suo umore si accordava con quello del ragazzino. Se lui era contento, lei era contenta, se lui era troppo silenziosa, lei si incupiva. E bastava che la chiamasse Annina per trasformarla in un’imbecille.”)
La penna di Ammaniti, dopo grandi successi come Ti prendo e ti porto via, Io non ho paura, Io e Te,ci racconta una storia insolita, un viaggio a metà tra la fantasia e il dramma, con l’intento di trasmetterci un grande messaggio: “la vita è più forte di tutto. La vita non ci appartiene, ci attraversa.”
Alessia Di Nardo