Si chiama Miss Nostalgia l’ultimo album degli Stadio, una delle band simbolo della musica italiana, formata da Gaetano Curreri, Giovanni Pezzoli, Andrea Fornili e Roberto Drovandi.
L’album contiene 12 brani, tra cui “Un giorno mi dirai”, canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2016, che è la commovente lettera di un padre alla propria figlia.
Come ha detto lo stesso Curreri: “Il significato del testo è molto profondo, ma anche difficile da trasmettere, perché riguarda un padre che sta cercando la forza, dentro di sé, di affrontare questa donna, che è anche sua figlia, e fare di tutto per non farla stare male, per alleviare il suo dolore.
Un padre che apre il cassetto della nostalgia e vi trova tutte le rinunce, fatte anche per lei, rinunce che, molte volte, i genitori fanno per i figli, altrimenti non sarebbero genitori. Deve, ad esempio, trovare la forza di farle capire che l’amore va comunque vissuto, anche se quell’uomo ha sbagliato. E il padre, addirittura, lo giustifica, perché vuole talmente bene alla figlia che non vuole farla stare male.”
(“Un giorno mi dirai che un uomo ti ha lasciata e che non sai più come fare a respirare, a continuare a vivere. Io ti dirò che un uomo può anche sbagliare, lo sai, sì, può sbagliare, lo sai. Ma che, se era vero amore, è stato meglio, comunque, viverlo. Ma tu non mi ascolterai, già so che tu non mi capirai e non mi crederai, piangendo, tu mi stringerai.”)
Gli altri brani contenuti nell’album sono Miss Nostalgia, Tutti contro tutti (con Vasco Rossi), Ti sto ancora cercando, Rimini, Perché, Copriti che fuori piove, Gioia infinita, Anna che non si volta, Domani, L’autunno ti dona e Noi come voi, cover della canzone di Lucio Dalla, con l’inserimento del sax originale di quest’ultimo.
La “nostalgia” di cui si parla nel titolo è, come ha detto Curreri, “una nostalgia intesa come energia, come carburante per andare avanti. Un modo di guardarsi un po’ indietro per poi riuscire a guardare avanti. Una nostalgia di valori, anche nella musica, perché pare che oggi si possa fare musica solo in un modo e solo per la fama. Invece, noi vogliamo far capire ai giovani che la musica deve essere, soprattutto, un modo per creare unione. Se poi, a ciò si unisce la fama, ben venga, ma si deve ritornare alla musica come passione.”
Un album da ascoltare e riascoltare, perché gli Stadio sono una band che non delude mai e la vittoria al Festival ne è la prova!
Alessia Di Nardo