Elezioni amministrative 2016, Uniti per Sparanise stenta a trovare un accordo sul candidato a sindaco

Elezioni amministrative 2016, Uniti per Sparanise stenta a trovare un accordo sul candidato a sindaco




SPARANISE – La riproposizione dello schema ormai più che decennale del gruppo politico Uniti per Sparanise da contrapporre all’ex sindaco Antonio Merola, sembrava cosa fatta e, invece, la composizione della lista in vista delle elezioni amministrative sembra una strada piena di insidie. Lo testimoniano le vicende delle ultime settimane nel quale la leadership politica del gruppo sembra ormai essere contesa da Mariano Sorvillo e dal suo storico vice Giancarlo L’Arco.

Il primo già da qualche tempo aveva preannunciato un passo indietro nella battaglia elettorale, lanciando inevitabilmente le quotazioni del secondo come candidato a sindaco per sfidare Merola, Martiello e l’altro Sorvillo (Giancarlo). L’improvvisa marcia indietro dell’esponente sparanisano del partito democratico ha determinato il rimescolamento delle carte. Alcuni organi di informazione avevano parlato qualche giorno fa della presa di distanze da Sorvillo dell’ex presidente del Consiglio comunale Antonella Lo Greco e degli assessori Giramma e Ferrone (ipotesi apparentemente inverosimile, visto il rapporto anche personale di alcuni di loro con l’ex sindaco).

In queste ore, intanto, l’ex vicesindaco L’Arco ha diffuso un comunicato nel quale sostiene di essere stato invitato a rompere gli indugi sulla candidatura a primo cittadino e che, rispetto alla richiesta, ci starebbe pensando. “Un gruppo di sostenitori – recita la nota – mi ha chiesto di scendere in campo nella sfida elettorale di giugno ed io sto valutando con attenzione e spirito di responsabilità la proposta. Diversi amici mi hanno chiesto cosa aspettassi a rompere gli indugi e scendere in campo. La mia risposta è stata semplice: il sindaco viene scelto, non imposto. Personalmente non mi aspetto niente da nessuno perché, come è noto, in politica non esiste la riconoscenza”. L’attuale guida del Consorzio idrico, però, prende tempo: “Per il momento posso solo dire che intendo valutare questa proposta di grande responsabilità, che nasce essenzialmente da un laboratorio di idee fatto da diverse anime politiche e della società civile. Idee innovative che presuppongono un rinnovamento naturale per rilanciare con forza l’azione politica nella nostra Città attanagliata da una serie di problematiche figlie di una cattiva gestione della res pubblica. Metterò a disposizione di questo laboratorio – conclude L’Arco – principalmente lo spirito che mi ha contraddistinto in 15 anni di attività politica al servizio della collettività, anche nell’ottica di non lasciare spazio a chi ha distrutto il tessuto sociale, economico ed umano della nostra Città”. Nelle prossime settimane si capirà chi tra Sorvillo e L’Arco la spunterà in questa disputa che almeno pubblicamente sembra un duello in punta di fioretto.

Red. pol. 

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